L’attesissimo tavolo di confronto al Mise su Unilever, come era del resto prevedibile a seguito dello scoppio del contagio da Coronavirus in Italia, era stato rinviato a data da destinarsi proprio alla vigilia di quando avrebbe dovuto tenersi. Adesso, però, a dare notizia della nuova “convocazione” è il deputato 5 Stelle Antonio Federico, che annuncia l’incontro per il 4 marzo. Con modalità ‘virtuali’: le parti saranno in collegamento in videoconferenza.
Malgrado lo slittamento, il parlamentare ha garantito che «l’attenzione del governo sull’azienda resta alta. Lo staff della sottosegretaria Alessandra Todde, che sta seguendo tutti gli incontri sulla Unilever, mi ha confermato che la prima data utile per il nuovo tavolo è mercoledì 4 marzo». Dunque ancora una settimana di attesa per conoscere, poi, finalmente i piani del management della multinazionale chimica anglo-olandese per il sito di Pozzilli.
L’incontro con i vertici aziendali, sindacati e Regione Molise si terrà in videoconferenza alla luce delle disposizioni del Ministero della Salute in riferimento al Coronavirus.
«Ad ogni modo sono convinto che con la buona volontà di tutti si riuscirà ad avere questo confronto al più presto perché i lavoratori hanno il diritto di avere tutte le risposte di cui hanno bisogno», è stato l’auspicio di Antonio Federico.
Ricordiamo che al tavolo Unilever dovrà portare un “piano” – o quantomeno un ventaglio di ipotesi su cosa intende fare a Pozzilli – in virtù del fatto che i lavoratori sono stati per dieci giorni in sciopero a causa di insistenti “voci” (per così dire) di chiusura dell’impianto.
Dopo vari incontri e soprattutto dopo l’agitazione proclamata a Pozzilli, si è deciso di portare il caso all’attenzione del Ministero dello Sviluppo economico, dove le parti, seppure separatamente, sono state già ricevute. Va da sè che piena chiarezza potrà essere fatta soltanto il 4 marzo, quando sindacati e azienda, nonché la Regione, saranno di fronte e potranno confrontarsi direttamente. Con la (decisiva) supervisione del governo, nella persona in questo caso della sottosegretaria Alessandra Todde.
Pr