In prima linea i sindaci. In particolare quelli che amministrano nei piccoli centri. A loro si rivolgono i cittadini, gli esercenti, gli imprenditori.
A loro il presidente della Regione ha dato mandato, attraverso la Polizia municipale, di operare i controlli necessari affinché tutti si attengano alle misure varate per contenere la pandemia. Controlli difficili da eseguire. Mancano i fondi, manca il personale. Spesso l’unico agente di Polizia urbana in servizio è condiviso con altri paesi.
L’unica cosa da fare, perciò, è rimettersi al buon senso dei concittadini.
Stando sul campo, loro, i sindaci, fungono spesso da sentinella. Da allarme, spia.
Hanno prima di ogni altro il sentore di cosa va e cosa non va.
«In seguito alle ultime misure varate – spiega il sindaco di Montaquila, Marciano Ricci – i paesi si sono effettivamente svuotati. Poca gente in giro e chi esce lo fa o per raggiungere il posto di lavoro o per situazioni di necessità».
Ma secondo Ricci è ancora poco. Per fermare il virus «bisogna chiudere tutto. E consentire l’attività solo a chi opera nei settori alimentare e sanitario e nei relativi indotti. Di tutto il resto, con qualche piccolo sacrificio, possiamo fare a meno».
La riflessione nel sindaco l’ha indotta il presidente dell’Istituto superiore di sanità.
«Secondo Brusaferro – ancora Ricci – in particolare al Sud è possibile contenere il picco epidemico se tutti osservano le misure del Governo e delle Regioni. Ma se mandiamo gli operai nelle fabbriche o sui cantieri, per loro è impossibile evitare contatti. Ieri, il presidente della Provincia autonoma di Bolzano ha ordinato la chiusura di tutti i cantieri, esclusi quelli impegnati nella realizzazione
di opere necessarie ad assicurare la fornitura di servizi pubblici essenziali, o al ripristino di strutture o alla sanificazione di impianti. È necessario, fondamentale anzi, che il superiore interesse per la salute prevalga su tutto».
A prescindere dalle prossime decisioni di Palazzo Chigi, Ricci ribadisce la necessità di rispettare scrupolosamente divieti e disposizioni attualmente in vigore: «È l’unico modo – afferma – che abbiamo per difenderci dalla pandemia».
Infine, «un doveroso ringraziamento a chi sta mettendo a rischio la propria vita per salvare quella degli altri. Mi riferisco, in particolare, ai medici e a tutti gli operatori sanitari. Sono loro gli eroi del nostro tempo. E sono certo che quando tutto questo sarà finito, il Presidente Mattarella saprà come rendere loro onore. Dico grazie agli amministratori, alla Protezione civile, ai volontari. Un grazie di cuore alle Forze dell’Ordine che si stanno prodigando senza risparmiarsi anche nei piccoli paesi per affiancare la Polizia municipale nei controlli».
ppm