È ormai allarme coronavirus al confine campano con il Molise. Nell’Alto Casertano la situazione per certi versi sembra essersi aggravata.
Tra Capriati a Volturno, Gallo Matese, Letino si temevano oltre 100 casi. A darne conto è direttamente la relazione dell’Asl di Caserta, sulla scorta della quale il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha imposto un’altra settimana di “zona rossa”. Fino al 27 maggio, infatti, Letino sarà off limits.
Il presidente della giunta regionale campana ha adottato la severa misura poiché «il dipartimento di prevenzione della competente Asl di Caserta ha tra l’altro comunicato che gli screening effettuati nei giorni scorsi hanno evidenziato la sussistenza di ulteriori casi di positività rispetto a quelli rilevati al 16 maggio 2020, per una percentuale complessiva di abitanti affetti dal virus pari ad oggi a circa il 10% della popolazione residente». Il chè tradotto significa intorno ai 70 casi, che si aggiungono ai 13 precedenti e già dichiarati. Ricordiamo che in paese la Regione ha ordinato test a tappeto.
Di conseguenza, «sulla base della situazione descritta dalla Asl, l’Unità di crisi regionale ha espresso avviso che occorra confermare ulteriormente le misure di prevenzione della diffusione del contagio per ulteriori 7 giorni».
Nonostante la gravità della situazione testimoniata dalla Asl, dal paese casertano ridimensionano notevolmente i numeri e confidano che presto la situazione possa essere chiarita. Al centro dell’attenzione ieri è finito pure Capriati a Volturno, dove erano emerse 16 positività, poi per fortuna azzerate a seguito del tampone di conferma. Anche a Prata Sannita grosso sospiro di sollievo: gli 8 test risultati positivi si sono tramutati pure qui in zero casi di positività all’esame del tampone.
Sia come sia, su ordine del governatore della Campania De Luca a Letino dalla scorsa settimana e fino al prossimo 27 maggio vigerà: il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui ivi presenti; il divieto di accesso nel territorio comunale; la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; la sospensione delle attività commerciali e produttive, ivi comprese le attività di ristorazione (bar, ristoranti, pasticcerie, pub, e simili), ancorchè in modalità di consegna a domicilio o asporto, fatta eccezione per soli i servizi alla persona ed attività connesse all’approvvigionamento di beni e servizi di prima necessità come a suo tempo individuate dal Dpcm 10 aprile 2020.
Tuttavia, «è fatta salva la possibilità di transito in ingresso ed in uscita dal territorio comunale da parte degli operatori sanitari e socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività relative all’emergenza, nonché degli esercenti le attività consentite… e quelle strettamente strumentali alle stesse, limitatamente alle presenze che risultino strettamente indispensabili allo svolgimento di dette attività e a quelle di pulizia e sanificazione dei relativi locali e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Al di fuori delle ipotesi sopra menzionate, non è consentita l’uscita dal territorio comunale per lo svolgimento di attività lavorativa».
Inoltre, è stata disposta la chiusura delle strade secondarie, come individuate dal Comune sentita la Prefettura competente. Ricordiamo che tutto è nato dalla segnalazione dell’Asl di Caserta che «nel Comune di Letino, collocato in posizione arroccata nell’Alto Casertano, a confine con la provincia di Isernia, e che conta circa 700 abitanti, in data 15 maggio 2020 sono risultati positivi ai tamponi 10 soggetti, tutti asintomatici, che si aggiungono a tre casi già accertati nei giorni scorsi, due dei quali connessi alla positività di operatori sanitari operanti fuori regione», tra i quali uno che ha prestato servizio ad Isernia.