Quella contro il Covid-19 la definisce una «battaglia che si vince solo restando uniti».
Sindaco di Montaquila da poco più di due anni, Marciano Ricci sta combattendo come tanti amministratori molisani contro un nemico che ha cambiato il mondo. Mentre nella cosiddetta prima ondata il suo paese che conta poco più di 2mila residenti è uscito indenne dal contagio di massa, oggi sono almeno 100 i positivi tra quelli accertati dall’Azienda sanitaria e quelli refertati dai laboratori privati.
In questa delicata fase, il paese è costantemente presidiato dalle forze dell’ordine. Il prefetto di Isernia, accogliendo la richiesta del presidente della Regione, ha predisposto un servizio di sorveglianza-supporto, per garantire la sicurezza di tutti i residenti.
«Sento il dovere di ringraziare sua eccellenza il prefetto – afferma il sindaco di Montaquila – che oltre ad aver accolto la richiesta del governatore, fa sentire sempre forte la presenza dello Stato. Una presenza fondamentale per gli amministratori e per i cittadini, talvolta assaliti dai dubbi e le incertezze suscitati dalla pandemia. Insieme al prefetto ringrazio il questore e il comandante provinciale dell’Arma. Ognuno, nell’ambito delle proprie competenze, sta dando il massimo nonostante le difficoltà legate all’emergenza».
Ricci è stato tra i primi amministratori della regione a comprendere quanto fosse importante che pure i laboratori privati comunicassero al sindaco, che è autorità sanitaria del Comune, i dati dei contagi, onde consentire la ricostruzione dei contatti: il cosiddetto tracciamento.
È evidente che oltre al distanziamento, igienizzare spesso le mani e indossare la mascherina, l’unico modo per fermare la diffusione del virus è isolare i positivi. Ma non sempre chi è positivo al Covid-19 sa di esserlo, o perché non avverte sintomi o ne avverte lievi, facilmente confondibili con i malanni di stagione.
Il sindaco di Montaquila ha assunto decisioni anche impopolari, come fermare le lezioni in presenza. Su questo punto – lui che ha sempre fatto della tutela dei bimbi una ragione di vita – sembra essere inamovibile. Nelle scorse ora ha infatti diramato un avviso ai suoi concittadini che non si presta ad interpretazioni: le scuole saranno riaperte solo in presenza di un calo dei contagi.
Ricci ammette di essere «molto preoccupato dal numero dei positivi che rapportato ai residenti ha una incidenza tra le più alte al momento in Molise. Abbiamo più casi – spiega – di centri come Venafro, Agnone, Campomarino. Certo – prosegue -, ammalarsi di Covid non è una colpa, può succedere a chiunque. Per evitarlo non possiamo fare altro che rispettare le norme, le restrizioni, i divieti, evitando le polemiche che ritengo inutili e dannose rispetto alla portata della pandemia. Non credo sia necessario ribadire che il virus può avere conseguenze irreparabili, stiamo contando in una regione piccola come il Molise decine di morti. Non ho alcun interesse – se non quello della salvaguardia della salute – a tenere le scuole chiuse. Così come capisco perfettamente i disagi a cui vanno incontro tutte le famiglie. Ma la situazione in paese è molto preoccupante e ora, tutti insieme, con la determinazione e il coraggio che hanno sempre contraddistinto la popolazione di Montaquila, dobbiamo invertire la rotta».
Il sindaco non esclude l’adozione di provvedimenti ancor più restrittivi, di cui, almeno al momento, non ravvede l’esigenza.
«Diversi sindaci hanno chiuso bar, strade e piazze. Non credo sia necessario fare lo stesso a Montaquila perché conto sulla serietà e la responsabilità dei miei concittadini. La consumazione al bar è consentita, purché avvenga nel rispetto delle misure anticontagio. Così come la passeggiata o la spesa dall’ambulante. Qualcuno mi ha sollecitato la chiusura del cimitero, il divieto di partecipare alle sante messe, di impedire agli ambulanti che arrivano da altre zone di vendere in paese. Fare visita ai propri cari nel rispetto delle regole, indossando la mascherina, evitando di poggiare le mani ovunque e evitando gli assembramenti, non favorisce la propagazione del virus. Così come non la favorisce fare la spesa o partecipare alla messa domenicale. Purché, a maggior ragione se si frequentano luoghi pubblici, tutto avvenga attenendosi scrupolosamente alle norme. Chiaro che stiamo monitorando ora per ora il contagio. Se i numeri dovessero ulteriormente peggiorare, sentiti il prefetto, il presidente della Regione e l’Asrem, adotterò tutte le ulteriori misure necessarie per far fronte all’emergenza».
Infine, l’ennesimo appello ai cittadini di Montaquila: «Vi invito e vi prego di tenere in debita considerazione le disposizioni nazionali, regionali e comunali. Indossate la mascherina, igienizzate spesso le mani e mantenete la distanza di sicurezza. In caso di sintomi o dubbi, contattate senza esitare il medico di famiglia che saprà fornire i migliori consigli e, in caso lo ritenesse necessario, richiederà con urgenza il tampone all’Asrem. Contattate il medico e il sindaco anche in caso di esito positivo del tampone eseguito privatamente. In tal caso, o se siete stati a contatto con persone risultate positive, pur in assenza di sintomi, rispettate la quarantena fiduciaria, isolandovi dai vostri conviventi. Chiunque dovesse avere dubbi di qualsiasi natura o necessita di aiuto per gli acquisti o per reperire i farmaci, può mettersi in contatto con me in qualsiasi istante. Il sindaco e gli amministratori comunali sono a completa disposizione di tutti i concittadini. Un forte abbraccio e un augurio di pronta guarigione a chi sta combattendo contro il Covid. Una raccomandazione e un richiamo al senso di responsabilità a tutti i cittadini di Montaquila».
ppm