Il Consiglio comunale di Pizzone è stato sospeso. Con decreto prefettizio del 24 dicembre scorso, infatti, è stato nominato commissario per la provvisoria gestione dell’ente Giuseppina Ferri, vice prefetto, in servizio presso la Prefettura di Isernia. Alla stessa sono stati così attribuiti i poteri spettanti all’assise, alla giunta e al sindaco. Ciò per via della mancata approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio (per assenza del numero legale). Mancata approvazione degli equilibri che viene equiparata dal Testo unico alla mancata approvazione del bilancio di previsione. Dunque, si va verso le elezioni comunali – fissate per scadenza naturale nella prossima primavera – con un commissario straordinario.
La spaccatura non è stata evidentemente sanata. Lo scontro tra la vicesindaca Veronica Di Cristofano e l’ex vicesindaco Libero Di Iorio non è mai rientrato, determinando così il disgregamento dell’amministrazione, con la sindaca Letizia Di Iorio che si è sostanzialmente trovata in mezzo (in realtà ha preso le difese della sua vice) a quella che sembra più che altro una campagna elettorale anticipata. Non è un mistero che in paese i nomi che circolano quali futuri capolista siano proprio quelli di Di Cristofano e di Libero Di Iorio, atteso che la sindaca aveva manifestato già l’intenzione di non ricandidarsi. L’avventura finirà con qualche mese di anticipo rispetto ai 10 anni “naturali”.
Insomma, il prefetto alla vigilia di Natale non ha fatto altro che applicare l’articolo 193 del Tuel che, al comma 4 recita: “La mancata adozione, da parte dell’ente, dei provvedimenti di riequilibrio previsti dal presente articolo è equiparata ad ogni effetto alla mancata approvazione del bilancio di previsione di cui al’articolo 141, con applicazione della procedura prevista dal comma 2 del medesimo articolo”. Articolo 141 che a sua volta spiega come “trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla giunta il relativo schema, l’organo regionale di controllo nomina un commissario affinché lo predisponga d’ufficio per sottoporlo al consiglio. In tal caso e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, l’organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all’amministrazione inadempiente. Del provvedimento sostitutivo è data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del Consiglio”.
Le prime reazioni. «C’è da dire che è stata decretata la sospensione, non lo scioglimento, del Consiglio e che dopo nove anni e mezzo la stessa maggioranza che mi venne a cercare per farmi fare il sindaco, a 5 mesi dalla fine del secondo mandato ha deciso di non presentarsi alla salvaguardia degli equilibri. Eccezion fatta per Notardonato e Veronica Di Cristofano, gli unici presenti». Letizia Di Iorio si è riservata comunque di commentare subito dopo le festività quanto avvenuto alla vigilia di Natale.