Il Covid-19, purtroppo, esiste e fa (ancora) paura. Nonostante in diverse trasmissioni televisive passino talvolta messaggi da parte di ‘scienziati’ alternativi, c’è chi per sua sfortuna ha dovuto fare i conti con il coronavirus. E c’è chi non c’è più. Non ce l’ha fatta. Il nemico subdolo ed invisibile è una realtà. E ne sa qualcosa, ad esempio, la figlia di Tonino D’Acchioli. A poco più di una settimana dalla morte per Covid-19 del 60enne di Colli a Volturno, la figlia Annalisa ha voluto lanciare un appello e sensibilizzare chi ancora mette in dubbio la serietà e la gravità della situazione.
Attraverso un post Facebook, diventato ormai virale, la giovane donna ha voluto ringraziare chi è stato vicino alla famiglia e soprattutto lanciare un monito ai “negazionisti”.
La sua famiglia, tra l’altro, sfortuna nella sfortuna, ha pagato un prezzo altissimo: non solo Tonino ma anche parenti negli Stati Uniti d’America si sono dovuti arrendere al coronavirus nell’ultimo mese.
Il post. «Di solito non esprimo le mie emozioni così pubblicamente, ma questa volta scelgo di farlo, perché credo sia il modo migliore per ringraziare tutti per l’affetto che avete avuto nei confronti del mio papà. Ci avete riempito il cuore con le vostre parole, mai banali, nei suoi confronti. Per tanto è stato uno zio… “Zì Tò” e nessuno dimenticherà il suo sorriso, i suoi consigli, i suoi insegnamenti, il suo animo pure… ne sono certa! Sono sempre stata orgogliosa di sentirmi dire “sei uguale a papà” e ora lo sono più che mai.
Colgo l’occasione per ribadire alcune cose – ha quindi scritto la figlia del compianto e stimato Tonino -. Chi ha conosciuto mio padre sa quanto fosse maniacale tra gel, mascherine, distanziamento… eppure il Covid lo ha raggiunto ugualmente e la rabbia è tanta. Quindi, mi auguro che ciò che è accaduto al mio papà, giovane e in salute, a mio cugino e a mio zio, possa aprire la mente ai tanti negazionisti e ai “fantastici” novax. Ponetevi delle domane se non conoscete qualcosa, ma non ascoltate le risposte (nelle trasmissioni, ndr) di Barbara D’Urso, cercate fonti più attendibili. Vi prego», è il pensiero della giovane che per il virus ha perso padre, zio e cugino.
Insomma, «quello che vedete dei reparti, delle terapie intensive… è tutto vero. La sofferenza c’è ed è tanta. Non sono “complotti”, nessuno vi sta “prendendo in giro”. Se avete sintomi, non uscite, non andate a lavoro, nè voi nè i vostri conviventi. Siate altruisti. Non puoi sapere come reagisci al virus fin quando non lo becchi. Se mio padre non fosse stato intelligente, avrebbe contagiato anche noi. Detto questo, spero di aver “illuminato” almeno un negaziosta o un novax».
Un messaggio-appello da leggere e rileggere, e da condividere per sensibilizzare chi ancora si concede il lusso di girare senza mascherina, di fare assembramenti, di prendere la situazione sottogamba.
Tonino D’Acchioli era «un amico di tutti, sempre gioviale e disponibile, presente attivamente in tutte le occasioni di serena aggregazione per il nostro paese», come lo aveva ricordato il sindaco Emilio Incollingo.
Il 60enne era sano. Ma il Covid-19 ha comunque avuto la meglio su di lui…