Che il Covid-19 non fosse stato sconfitto per decreto (“Riaperture”) o con la semplice attribuzione della “zona gialla” era chiaro. Adesso c’è pure la conferma con l’arrivo del numero dei contagi.
A Montaquila solo ieri ne sono spuntati altri 7, determinando un cluster che dovrebbe essere a questo punto noto. Erano, dunque, evidentemente fondate le preoccupazioni del sindaco Marciano Ricci che l’altroieri ha ordinato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Adesso, a tal proposito, sono attese ulteriori decisioni in quanto il provvedimento scade oggi. Proprio oggi, inoltre, sono attesi ulteriori esiti di tamponi effettuati. Si sta cercando di comprendere da cosa sia stato scaturito il focolaio.
Montaquila è stata già messa a dura prova in autunno dal Covid-19. Di recente ha registrato pure una giovane vittima, di Roccaravindola. Continui sono stati gli appelli e gli inviti del primo cittadino alla popolazione, così come le misure messe in campo che, però, senza l’adesione totale alle regole anti contagio da parte dei singoli rischiano di far svanire l’effetto sperato.
L’auspicio adesso è che il focolaio sia circoscritto e non abbia ‘aggredito’ le scuole. Per questo è attesa in giornata la decisione del sindaco se prolungare la chiusura delle scuole oppure no.
Attesa per i vaccini. Da Montaquila giunge pure una testimonianza da parte di un 54enne dipendente dell’Inps che ai microfoni di Teleregione ha denunciato il fatto di non essere stato ancora vaccinato malgrado cieco dalla nascita. Stessa sorte per l’anziano padre, che dovrebbe ricevere la somministrazione a domicilio. La speranza è che l’accelerazione delle operazioni possa al più presto raggiungere ulteriori categorie di soggetti fragili, gli over 50 e 60 e soprattutto i non autosufficienti per i quali si sta procedendo al momento a Venafro, in attesa che le squadre completino la città per spostarsi nei dintorni.

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