Le immagini, per chi si è trovato nella piana di Venafro, erano eloquenti. Primo Piano Molise aveva parlato di «situazione che appariva anche visivamente drammatica». Ebbene, ieri sono stati resi noti i dati da parte dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Molise. Dati che non necessiterebbero nemmeno di commenti.
Polveri sottili e particolato fine record. Un triste record. Nel dettaglio, alla data del 6 febbraio (ultima rilevazione disponibile) gli sforamenti giornalieri ammontano già a 19, su un limite massimo annuale di 35.
Ma la questione è ancora più seria e grave, se possibile, se si scende nello specifico, ovvero al livello medio di Pm10 e Pm2,5. Nella giornata di venerdì, le polveri sottili hanno ‘viaggiato’ oltre il doppio rispetto al limite: 115 ug/m3 su 50 ug/m3 tollerati per legge (ma come è noto comunque non per la salute). Ancora peggio per il temibilisso particolato fine, che scvende più in profondità nell’apparato respiratorio: la centralina di via Campania ha restituito un valore di 95 ug/m3, ben quattro volte tanto il limite misurato però in media annuale.
Per rendere maggiormente evidente la situazione in atto a Venafro e nella piana basti pensare che in tutto il resto del Molise, da inizio anno è stato registrato un solo sforamento (peraltro di pochissimo rispetto al limite) segnalato dalla centralina “Termoli 1”. Ed è comunque un evento raro rispetto pure agli altri anni…
Intanto, come preannunciato nei giorni scorsi, il fermento dal basso ha prodotto una prima iniziativa: per il 14 febbraio alle ore 18, infatti, Città Nuova ha indetto un’assemblea pubblica presso la palazzina Liberty. «Tempo scaduto. Gli ultimi rilevamenti segnalano una situazione ambientale drammatica! Vogliamo fornire risposte ai venafrani, invitando le istituzioni e la cittadinanza tutta all’assemblea pubblica. Non c’è più tempo, bisogna agire! Azioni forti e concrete sono necessarie!».