Chi poteva fare qualcosa e non ha fatto? E perché? Sono in sostanza queste le “domande” formulate dal cittadino Giuseppe Notte alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia. Il segretario del circolo locale del Partito democratico ha infatti depositato un esposto finalizzato all’apertura di indagini sull’inquinamento a Venafro.
«La situazione è ben nota da anni a tutti gli enti preposti. Ciò che chiedo di sapere è se effettivamente è stato fatto qualcosa da parte degli organi preposti per arginare il fenomeno e poi chiedo se ci sono delle responsabilità per questo stato delle cose».
Giuseppe Notte ha deciso di denunciare non solo pubblicamente e mediaticamente quanto sta accadendo nella piana ormai da anni, bensì ha voluto dare una scossa invitando formalmente la magistratura ad accendere i riflettori sul caso Venafro.
Oltre che alla giustizia, il cittadino-segretario del Pd si rivolge pure alla politica. Notte fa sapere di aver appreso «con piacere» della nomina del deputato molisano 5 Stelle Antonio Federico quale capogruppo in commissione Ambiente alla Camera.
«Speriamo si riesca a fare qualcosa in tempi brevi… Congratulazioni a Federico, lo aspettiamo a Venafro affinché possa rendersi conto di persona della situazione…».
Intanto, anche ieri la centralina Arpa di via Campania ha registrato lo sforamento delle polveri sottili: si tratta del 20esimo superamento dei livelli massimi da inizio anno. Per l’esattezza su un valore limite di 50 ug/m3, “Venafro 2” è arrivata a quota 66 ug/m3. La situazione ieri in città anche visivamente appariva drammatica, c’è da attendersi pertanto anche nel report odierno un altro sforamento.
Pure il Pm2,5, il particolato fine ha fatto registrare valori alti: 54 ug/m3. Tanto per fare un confronto, lo stesso giorno la stessa Arpa ha misurato livelli di 4 ug/m3 a Termoli e di 13 ug/m3 a Campobasso…

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