Un brutto segnale, ma anche una straordinaria provocazione quella che ha voluto lanciare l’animatore di “Ora Basta”, la potente marcia dei 5mila contro l’inquinamento.
Raffaele Siano ha infatti reso noto che «sono giorni che ricevo messaggi che mi invitano a riprendere iniziative di proteste contro l’inquinamento: vi ringrazio per la stima e la considerazione che avete nei miei confronti ma ritengo conclusa la mia partecipazione attiva a queste problematiche».
Dunque, «chi mi conosce sa, chi non mi conosce deve sapere che sono poco disponibile a “passerelle, riunioni di palazzo, accordi farlocchi e quant’altro”. Purtroppo negli ultimi anni questo è l’andazzo a cui si stava assistendo, e l’esplosione del problema di questi giorni ne è la conferma. Giusto per ricordare alcune cose riguardo le mie iniziative, dobbiamo partire dal 14 gennaio 2017 quando (da solo) organizzai la “marcia contro l’inquinamento”, manifestazione pacifica che vide la straordinaria partecipazione di oltre 5.000 persone. In seguito con la collaborazione delle “Mamme per la salute” e semplici cittadini iniziammo a raccogliere firme per promuovere richieste ed interventi mirati ad intervenire sulla tutela del nostro ambiente. Ancora a seguire negli anni successivi presidi, convegni, iniziative per informare e coinvolgere istituzioni e cittadini ma soprattutto per tenere alta la guardia sulle problematiche ambientali».
«Ebbene – prosegue Siano – ho vissuto questi momenti, questo periodo con la convinzione che qualcosa stesse cambiando, finchè man mano che passava il tempo mi sono reso conto, o peggio ho constatato che a cambiare eravamo stati noi.
Sì, purtroppo a cambiare siamo stati noi, quel gruppo spontaneo di cittadini che uniti avevano mostrato forza, coraggio, voglia di dimostrare che uniti si vince si è arreso al logorio dei poteri forti. Allora mi chiedo cosa possa fare ancora io oggi?».
Quindi l’animatore di “Ora Basta” rilancia: «Veramente una “ultima spiaggia” l’avrei, l’avevo già tentata con scarso successo tanto tempo fa (perchè si sa quando alzi la mira e metti la casta nel mirino molti hanno paura di “sparare”) la protesta delle schede elettorali. Ma qui cari amici si inizia a parlare di cose grosse, qui caro amico mio devi guardare negli occhi chi finora ha fatto finta di non capire, chi ha promesso e non ha mantenuto… Chi potrebbe ma non fa nulla! E allora diciamocelo francamente: quanti sono ancora disposti a sfidare i signori del Palazzo? Quanti sono disposti a sacrificare il proprio diritto che in realtà poi viene sistematicamente annullato dai giochi di potere? Se volete possiamo contarci ed eventualmente provarci, altrimenti lasciamo che tutto scorra nella direzione di chi orchestra il nostro futuro»…