Non la cita mai, ma Rosalba Testamento – che l’aveva duramente attaccato – è presente seppure indirettamente nella risposta del deputato Antonio Federico sul tema inquinamento nella Piana di Venafro.
«L’attenzione del Movimento 5 Stelle per l’ambiente nella piana di Venafro è costante e continua, ma ciascuna delle istituzioni coinvolte deve fare la propria parte e questo non sta accadendo».
Dunque, il cuore dell’intervento del parlamentare capogruppo 5 Stelle in commissione Ambiente è la mazzata alla Regione Molise che, «infatti, sta perdendo risorse importanti da utilizzare per interventi sul miglioramento della qualità dell’aria».
Il deputato fa sapere che «ad aprile 2021 la direzione generale per il clima, l’energia e l’aria ha informato tutte le Regioni, compresa quella molisana, circa la disponibilità presso il Ministero della Transizione ecologica, di risorse economiche utili a risanare la qualità dell’aria. Sono 220 milioni di euro in totale, con una quota di 50 milioni riservata alle Regioni non sottoposte a procedure d’infrazione sul tema dalla Commissione europea, come appunto il Molise».
In pratica, sottolinea Antonio Federico, «ormai da dieci mesi, le Regioni hanno la possibilità di rispondere ad una manifestazione d’interessi per ottenere fondi necessari a sottoscrivere accordi di programma e quindi adottare misure con cui migliorare la qualità dell’aria. Ad oggi, però, la Regione Molise non ha ancora manifestato alcun interesse».
Una bomba. Deflagrata direttamente negli uffici che contano a Campobasso. Venafro è allo stato l’unico comune (piana) inquinato nel Molise. E la Regione non se ne preoccupa?
Intanto, come anticipato anche nei giorni scorsi, Federico ribadisce che «sono giunti i dati aggiornati del monitoraggio Ispra in corso ormai da tre anni a Venafro. Nel 2021 le deviazioni del traffico hanno impedito superamenti del valore limite del biossido di azoto No2, ma gli oltre 40 sforamenti relativi al Pm10 meritano più approfondite risposte. Per farlo, a gennaio scorso Ispra e Arpa Molise hanno avviato una campagna di monitoraggio che consentirà di approfondire in modo puntuale le sorgenti principali di inquinamento dell’area. Lo studio durerà 45 giorni e sarà effettuato con due mezzi mobili (uno di Arpa ed uno di Ispra) più un campionatore di Arpa Molise in tre siti diversi»
Insomma, «l’attenzione resta alta e lo conferma anche l’impegno della sottosegretaria al Mite Ilaria Fontana, con la quale le interlocuzioni sono continue e che presto sarà anche a Venafro. Ma accanto ai controlli che devono essere costanti e quanto meglio strutturati, servono anche risorse adeguate. Da quasi un anno sono disponibili risorse per potenziare il monitoraggio della qualità dell’aria e la Regione è ancora in tempo per farne richiesta. Non approfittarne rischia di sembrare un affronto a migliaia di cittadini».