Benissimo lo screening oncologico, ma adesso il Ss Rosario di Venafro vuole tornare a recitare un ruolo di primo piano nella sanità molisana. È questo ciò che Alfredo Ricci venerdì dirà al governatore-commissario Donato Toma.
Andando con ordine, la governance della rete territoriale consultoriale e degli screening oncologici, con il responsabile Angelo Marcheggiani in accordo con la Regione Molise, ha avviato una serie di programmi di prevenzione oncologica territoriale. Anche presso l’ospedale Ss Rosario è in corso la campagna di screening mammografico di cui il responsabile scientifico è Giovanni Della Valle. Infatti da alcune settimane e fino al 4 marzo, dalle ore 8,30 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 16,30, è possibile effettuare esame mammografico di primo livello per la prevenzione delle neoplasie della mammella. I soggetti residenti nella Regione Molise e di età compresa tra i 50 e 69 anni potranno aderire al progetto, dopo aver ricevuto invito specifico da parte di Asrem, o prenotandosi telefonicamente al numero 0874 409449 oppure con adesione spontanea direttamente alla segreteria presente all’ingresso dell’ospedale Ss Rosario.
L’iniziativa ha ricevuto anche la condivisione dell’amministrazione comunale.
«In questo particolare e delicato momento per la sanità pubblica, legato alla gestione dello stato pandemico, iniziative del genere rivestono un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie oncologiche – ha commentato il consigliere Oscar Simeone, delegato alle Politiche sanitarie e per la disabilità -. Esami diagnostici specifici, condotti a tappeto su una porzione più o meno ampia della popolazione, consentono di individuare precocemente lesioni neoplastiche o lesioni dubbie/sospette, così da permettere una miglior e più appropriata gestione clinica e terapeutica. Pertanto iniziative sanitarie che vedranno un coinvolgimento più attivo del territorio, delle strutture distrettuali e della rete socio-assistenziale, determineranno altresì un rafforzamento della medicina territoriale ed un modello forte di presa in carico globale del paziente».
Il sindaco Alfredo Ricci anche ha sposato il progetto: «È un’iniziativa apprezzabile, che va nella direzione della prevenzione ma soprattutto che valorizza la funzione della medicina sul territorio. Il vero limite dell’attuale organizzazione sanitaria della nostra Regione è costituito proprio dalle carenze a livello territoriale, che fanno sentire ancora più forti le carenze di personale e di strutture della rete ospedaliera. Da sempre diciamo che l’errore che si è commesso negli anni è stato quello di partire dalla chiusura degli ospedali, senza pensare prima a potenziare il territorio. Questo errore continua a essere commesso tutti i giorni, anche sul Ss Rosario».
Dunque, «come amministrazione comunale siamo in prima linea per rilanciare la nostra struttura rendendola un punto di riferimento centrale anche per i servizi di medicina territoriale. Anche nell’ultimo Consiglio comunale abbiamo approvato una mozione in questo senso. Venerdì parteciperò, come componente del comitato esecutivo della conferenza dei sindaci Asrem a un incontro con il commissario ad acta Toma, che avrà ad oggetto proprio lo stato di avanzamento del prossimo Pos, che dovrà definire il ruolo che il Ss Rosario merita come presidio di tutela del diritto alla salute per un’area che va ben oltre Venafro. C’è bisogno di risposte e iniziative concrete, e – ha quindi ammonito Alfredo Ricci – il tempo sta per scadere».