Il “Ss Rosario” può rinascere grazie al nuovo piano sanitario. Certo, non potrà tornare come il glorioso ospedale di una volta ma comunque è destinato a diventare un punto di riferimento per la medicina territoriale. L’atteso incontro con il commissario Toma a Campobasso è andato insomma bene. Ieri, in Regione, si sono visti il governatore, il direttore generale Asrem Oreste Florenzano e la responsabile della Direzione generale per la Salute Lolita Gallo da una parte, e il sindaco Alfredo Ricci con una delegazione del comitato Ss Rosario composta dal presidente Gianni Vaccone e da Mario Giannini dall’altra. Il ‘faccia a faccia’ è stato franco e diretto.
Ma alla fine, il governatore e commissario alla Sanità molisana ha accolto tutte le istanze provenienti da Venafro.
La mattinata era iniziata con un post Facebook del sindaco e con tanto di selfie insieme a Vaccone e Giannini: «Alla Regione per difendere ancora una volta il nostro ospedale, il nostro territorio, il nostro diritto alla salute. È semplice? No, non lo è. Ma non dobbiamo demordere. È un nostro diritto e non lasceremo mai nulla di intentato. Così è da 15 anni, sempre dalla stessa parte. Quella del Ss Rosario».
L’esito dell’incontro. In sostanza, dunque, non solo verranno implementati tutti i servizi previsti dal vecchio Pos e mai, incredibilmente, attivati; saranno pure istituiti reparti e dipartimenti nuovi. Unica “riserva”: il punto di primo intervento. Non un rigetto dell’istanza ma soltanto la richiesta di un approfondimento tecnico per valutarne i modi di attivazione da parte del commissario-governatore Donato Toma.
Grande ottimismo, pertanto, da parte della delegazione venafrana, che finalmente ha iniziato a vedere la luce in fondo al tunnel. Chiaramente, al momento si tratta solo di impegni. Serviranno i fatti. In particolare, sul punto di primo intervento Toma ha stoppato Ricci, che stava perorando la causa, informando tutti i presenti che «sono tre anni che me lo chiede».
Soddisfazione è stata espressa pure dal comitato. Insomma, le premesse per la restituzione di un po’ di dignità al Ss Rosario ci sono tutte.
«Con il nuovo Pos 2022-2024 abbiamo ottenuto l’impegno per la conferma su Venafro dei servizi previsti ma non attivati in passato. In più – ha aggiunto Alfredo Ricci a Primo Piano Molise – si avrà un potenziamento del presidio per quanto concerne la Lungodegenza, la Riabilitazione di tipo intensivo, con il punto di primo intervento territoriale. Inoltre, si punterà sull’Hospice (attualmente presente solo a Larino, ndr), visto che la nostra area ne è sprovvista».
Si è discusso molto pure sul Pos precedente non attuato completamente nella parte che prevedeva nuovi servizi.
«Oggi al Ss Rosario in sostanza c’è solo l’Udi. Poi, inaugurata e mai aperta nonostante l’autorizzazione arrivata a gennaio 2020, c’è la Rsa, utilizzata provvisoriamente solo per ospitare pazienti Covid». Ricci ha quindi sollevato criticità pure la Riabilitazione, «mai effettivamente riattivata dopo la sospensione Covid».
Un altro punto strappato dalla delegazione venafrana è la previsione di una massiccia attività ambulatoriale. Attualmente gli ambulatori, malgrado pure quanto scritto nel vecchio Pos, non funzionano al 100% come dovrebbero. Al tavolo è stato poi sollevata la questione Diabetologia e Radiologia: sindaco e comitato hanno chiesto un potenziamento in quanto le richieste sono superiori all’’offerta’.
«Abbiamo avuto segnali positivi – ha sintetizzato Ricci -. Registriamo grande disponibilità sul Pos 2022-2024. Adesso dobbiamo monitorare gli impegni e pretendere e seguire la risoluzione delle problematiche attuali legate all’implementazione relativa al vecchio Pos. I servizi – è un punto su cui ha battuto molto il sindaco – devono essere garantiti in maniera costante e non a singhiozzo».
Inoltre, prima di alzarsi dal tavolo, Ricci e il comitato hanno chiesto «garanzie sui tempi» perché ora «occorrono fatti concreti e rapidi. Possiamo dire che se la bozza di Pos rispetterà quanto detto si tratta di un punto di partenza importante per il territorio».
Ovviamente, una volta presentato e approvato il nuovo piano sanitario si aprirà un’altra partita, quella dell’implementazione rapida e con tempi certi a differenza di quanto avvenuto in passato.
Le richieste del comitato Ss Rosario. Al tavolo con Regione ed Asrem, il comitato ha depositato un dettagliato elenco di richieste, che il commissario ha accolto positivamente.
Queste i punti: «Attivazione di 40 posti Rsa (revista dal dcc n. 27/2016); attivazione ambulatorio di chirurgia a carattere complesso (previsto da dca n. 27/2016); potenziamento del poliambulatorio con attivazione dei nuovi ambulatori di: chirurgia, ortopedia, medicina interna, urologia, pneumologia, angiologia, medicina sportiva (da ripristinare); potenziamento ambulatorio radiologico (medico presente solo due ore a settimana in attività aggiuntiva) con ripristino del funzionamento della Tac; potenziamento ambulatorio di diabetologia; attivazione del punto di primo intervento territoriale (ppit) h24, dotato di medico ed infermieri e relativa postazione del 118, con strumentazione idonea e presidi medico-farmaceutici e con “point of care” per gli esami urgenti; riapertura di n. 10 posti di lungodegenza (cod. 60) all’interno dell’Udi; riapertura di n. 10 posti di riabilitazione intensiva (cod. 56) all’interno della riabilitazione estensiva e di mantenimento; attivazione di 5 posti di “hospice” non presente sul territorio provinciale; centro disturbi cognitivi e demenze (previsto in atto aziendale); centro diurno per demenze; Ucc. P/att. (previsto dca. n. 27/2016); consultorio materno infantile (previsto in atto aziendale); nomina del responsabile della Casa della Salute».

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