«Graduatoria provvisoria generale per l’assegnazione di alloggi di Erp “contratti di quartiere” nel territorio comunale, approvata nella seduta del 14.03.2022 dalla commissione per la formazione delle graduatorie relative agli alloggi Erp con sede presso l’Istituto autonomo case popolari della provincia di Isernia». In altre parole, dopo 20 anni si apriranno finalmente le porte della palazzina realizzata ai primi del Duemila alla fine di via Quinto Orazio Flacco.
L’iter si era sbloccato prima della pandemia grazie al lavoro del sindaco Alfredo Ricci e dell’assessora delegata Anna Barile. Unico “neo”, al momento, è che su su 14 istanze soltanto una è stata accolta. Tutti gli altri sono stati esclusi dalla commissione per carenza di requisiti (redditi oltre il limite previsto e, in un caso, domanda presentata fuori tempo).
L’assessora Barile, soddisfatta comunque per il completamento dell’iter che ha portato con il bando speciale alla prima assegnazione, è in contatto con gli uffici regionali competenti affinché possa essere previsto un criterio meno stringente e possa essere di conseguenza riaperta la graduatoria in modo da soddisfare le esigenze abitative della popolazione. Novità sono attese a breve da Campobasso.
L’iter era stato avviato addirittura nel 2019 per concludersi nei giorni scorsi.
Ricordiamo che i requisiti di partecipazione al concorso erano un pò diversi rispetto ai bandi case popolari. Occorreva avere la residenza nel Comune di Venafro con l’ammissione anche di «cittadini stranieri titolari di carta di soggiorno, nonché cittadini stranieri titolari di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato o di lavoro autonomo, per l’esercizio di un’impresa individuale, nonché i relativi familiari in regola con il soggiorno». Residenza a Venafro o, in alternativa, attività lavorativa esclusiva o principale nel Comune o negli insediamenti industriali compresi nell’ambito territoriale cui si riferisce il bando o anche di lavoratori emigrati all’estero. Importanti anche i requisiti richiesti per la proprietà: «Mancanza di titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare», ecc.
Sia come sia, una volta diventata definitiva la graduatoria approvata il 14 marzo, e in attesa della probabile riapertura del bando, la prima famiglia potrà entrare in casa, inaugurando così la palazzina realizzata nel 2002.