«Geograficamente parlando il Molise è sottoposto a grande attenzione da parte delle organizzazioni campane e pugliesi, non c’è solo una questione di vicinanza ma anche culturale. Il Molise è considerata regione incontaminata, verde, felice, votata a produzioni lontane da quelle criminali, ma ultimamente è diventata attrattiva di criminali per esempio anche sui rifiuti, un business enorme; i territori devono essere prudenti»: il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie senatore Nicola Marra si è confrontato con gli studenti del “Giordano” su tanti temi, tutti di stringente attualità.
Una bella lezione di legalità del senatore Morra che ha conquistato letteralmente i cuori dei giovani studenti venafrani, capaci di seguire il dibattito per oltre 3 ore, riempiendolo di contenuti e domande di spessore.
Il convegno svolto nella sala “don Orione” di Venafro è stato fortemente voluto dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Campobasso Claudio Di Ruzza che con il suo contributo ha illuminato il dibattitto aprendo la strada a Morra su temi come l’ambiente e la Costituzione.
I saluti di casa sono stati assicurati dal dirigente scolastico Marcellino d’Ambrosa e dal sindaco di Venafro Alfredo Ricci che hanno sottolineato l’importanza di eventi di tale spessore per la crescita generale dei giovani studenti. In apertura è stato letto dagli studenti il messaggio della direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Anna Paola Sabatini che ha sottolineato come «temi quali la legalità, la Costituzione, l’educazione ambientale e la sostenibilità sono argomenti fondamentali per la crescita dei nostri ragazzi. Per questo invio il mio plauso per aver promosso questo interessante spazio di confronto e offro tutta la mia più completa collaborazione ad approfondire gli argomenti trattati oggi anche in futuro, attraverso la vostra collaborazione».
Approfondimento garantito nel dibattito dal senatore Morra che si è interfacciato con gli studenti rispondendo alle loro domande e prendendo spunto dagli stessi studenti per allargare l’orizzonte nell’attualità e nella consapevolezza che i giovani «devono studiare per costruire un futuro migliore».
Il senatore Morra, poi, nel suo intervento ha sottolineato, tra l’altro, come «la criminalità organizzata ammazza ancora ma attraverso malattie oncologiche, pochi se ne accorgono allora, fanno finta che sia un evento accettabile, malattie anche neoplastiche, chiediamoci allora se c’è un’incidenza maggiore su questi territori. Arrivano camion che trasportano questo schifo, guadagnano su questo perché non fanno “lecitamente” questi traffici».
Poi a una precisa domanda “quanto è importante coinvolgere i giovani per fronteggiare questo fenomeno?”, Morra ha risposto che «è fondamentale perché se dovessimo coinvolgere solo magistrati e polizia non ci sarebbe sviluppo, se non si pensa mafiosamente non si agisce mafiosamente, per questo è importante convolvere i giovani. Anche in Molise (regione piccola) esiste una carta costituzionale che dà a tutti i cittadini pari diritti. Se non è giusto interrare schifezze a Milano, allora perché si può fare in Molise? Solo perché ha un minore Pil o c’è meno movida? C’è bisogno di essere consapevoli della propria dignità, attraverso diritti e combattere per essi».
Poi Morra ha anche anticipato che «lo studio del Cnr di Pisa sul vostro territorio dirà tante verità su questo territorio che è mortificato dagli sforamenti e reclama giustizia. Secondo lo studio del Cnr le polveri Pm2,5 sono in concentrazione similiare rispetto a quelle della Piana Padana».
Appassionato l’intervento dell’Associazione “Mamme per la salute” di Venafro che hanno chiesto aiuto per portare avanti le loro battaglie, a salvaguardia dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini.

Marco Fusco

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