Escalation di furti e danni alle abitazioni a Venafro e, in modo particolare, nella zona del centro storico. Oramai i residenti della zona più antica della città hanno paura di lasciare le proprie case incustodite e, per questo, rinunciano ad uscire. Non solo furti, ma anche danni. La notte succede di tutto a Venafro, con vere e proprie bande che si divertono anche ad incendiare i citofoni, come è accaduto ad una coppia di anziani. I cittadini si appellano alle forze dell’ordine e al sindaco Alfredo Ricci perché si metta in campo un’azione corale di contrasto a questi fenomeni di microcriminalità che sta preoccupando tutta la comunità venafrana.
Chi ha già fatto qualcosa di concreto, è il consigliere regionale Vittorio Nola che, tra l’altro, risiede proprio nella parte antica di Venafro. Nola parla che in qualità di presidente della Commissione Speciale regionale sulla criminalità che ha analizzato anche il fenomeno che colpisce la quarta città del Molise. Nola si è rivolto al Prefetto, la dottoressa Gabriella Faramondi, perché intervenga visto che episodi come quelli che si sono verificati a Venafro si ripetono anche sull’intera provincia: «Lo scrivente – scrive Nola nella missiva indirizzata al prefetto di Isernia –, nell’ambito delle proprie prerogative, da tempo si sta occupando della problematica in oggetto avendo tra l’altro presieduto la Commissione Consiliare Speciale Regionale volta ad analizzare il fenomeno della criminalità, specie organizzata, sul Molise e gli impatti dello stesso sul tessuto economico e sociale. Come noto l’esito conclusivo del rapporto della Commissione ha avuto modo di evidenziare il rischio che le infiltrazioni criminali determinano sul territorio, anche in considerazione del fenomeno delle misure di prevenzione c.d. “obblighi di soggiorno”, nel favorire e accrescere fatti di reato, anche di natura predatoria, ai quali, specie nell’ultimo mese, si è purtroppo assistito nella provincia di Isernia e in particolare nel Comune di Venafro. È notizia di questi giorni, infatti, il verificarsi nel centro storico di Venafro di fatti delittuosi connotati da particolare gravità in quanto avvenuti nelle ore notturne in abitazioni, durante il riposo delle vittime (cittadini e in un caso turisti). Orbene detti accadimenti oltre a determinare evidenti ricadute sul patrimonio diretto delle vittime, causano altresì un crescente allarme sociale. Ciò nonostante l’eccellente lavoro delle forze dell’ordine, cui va il plauso per la loro dedizione e professionalità, ma che, loro malgrado, risultano carenti di mezzie unità in grado di garantire un controllo più efficace del territorio. Non sfuggirà alla S.V. che un efficace strumento di aiuto alle forze dell’ordine, nonché mezzo deterrente e di prevenzione, potrebbe derivare dall’utilizzo di sistemi di video-sorveglianza di cui, in realtà, la città di Venafro è dotata ma che, tuttavia, risulterebbero non funzionanti nonostante le ingenti risorse pubbliche impiegate per garantirne la dotazione».
Nola, dunque, ha messo in evidenza che c’è un problema.
Urge intervenire e verificare se il sistema di video sorveglianza funziona oppure no.
Marco Fusco