Ambiente e inquinamento: il consigliere di opposizione e dirigente del Partito Democratico, Stefano Buono, attacca il presidente della giunta regionale Donato Toma e il sindaco di Venafro Alfredo Ricci per le tante promesse mai mantenute su questi temi, anche dopo la pubblicazione dello studio epidemiologico del Cnr di Pisa. «La media dei valori di PM 10 e PM 2,5 delle ultime settimane, gli sforamenti continui che oltrepassano i limiti di legge, come ogni volta accade in questo periodo dell’anno, risultano significativi- spiega Stefano Buono-. Significativo è anche l’incomprensibile immobilismo da parte della Regione e delle altre istituzioni su un tema così delicato e vitale per il territorio e la Nostra comunità. Eppure basterebbe poco per attuare quanto promesso, incrementare autenticamente controlli e monitoraggio e approfondire la situazione. Si delineerebbe un quadro più chiaro ed esaustivo che consentirebbe finalmente di adottare, laddove fosse necessario, gli opportuni provvedimenti. Ricordiamo tutti che nel gennaio del 2020, a seguito della pressione della pubblica opinione locale e delle associazioni da sempre attive sul territorio a tutela dell’ambiente, in un tavolo tecnico a Palazzo Cimorelli con Toma e il Sindaco Ricci vennero presi impegni puntuali circa la volontà di potenziamento del monitoraggio della qualità dell’aria, tramite l’installazione di ulteriori centraline anche mobili, e delle altre necessarie analisi. Fu concordato anche un preciso cronoprogramma per l’attuazione di quanto stabilito che, ovviamente, sarebbe dovuto essere preceduto dal potenziamento degli strumenti a disposizione dell’Arpa Molise. Nonostante fu individuata una tempistica di circa sei mesi per fare tutto ciò, oggi, a distanza di tre anni, ancora siamo al punto di partenza. E’ un comportamento raccapricciante- continua Buono- come lo è anche l’assordante silenzio di chi invece di rappresentare i diritti dei cittadini che amministra e sbattere i pugni nei confronti della Regione, come sua consuetudine, tira a campare dicendo al contempo che il lavoro (?) di questi anni alla guida del Governo della Città proietta Venafro nel futuro a grande velocità. Certo se parlassimo di un futuro fatto di degrado, abbandono, mancanza di tutela dei diritti alla salute avrebbe pienamente ragione. Nelle prossime settimane è in programma una conferenza stampa con chi ha partecipato al progetto monitoriAMO. Grazie all’autofinanziamento di cittadini e talune associazioni (prime tra tutte Partecipazione Democratica e MeteoinMolise) abbiamo ulteriori due centraline installate, una in Via Campania e l’altra in Via Duomo( Centro storico – vicino la cattedrale). Risulta particolarmente importante per tre ordini di motivi. Il primo è la diversificazione delle zone di ubicazione delle apparecchiature. Quelle Arp, infatti, insistono entrambe su strade dove c’è la presenza di un traffico impressionante. Il secondo è la capacità di monitoraggio anche del PM1, polveri estremamente più piccole rispetto al PM10 e al PM2.5, difficilmente filtrabili dagli impianti e per questo motivo enormemente più nocive per la salute umana. Il terzo motivo- conclude l’esponente del PD- è il principio per cui se c’è la volontà e la capacità le cose si possono realizzare e anche in fretta. E questo va detto ad una classe dirigente che non è ancora capace, caso unico in Italia, di darci un registro dei tumori. Nei prossimi mesi, grazie anche alla probabile adesione al progetto di altre associazioni, saremo probabilmente in grado di arrivare alla installazione di ulteriori centraline».
M.F.