Amministrative di primavera: in città cominciano a delinearsi i vari scenari. Avanzano proposte, cominciano ad uscire allo scoperto questo o quel papabile candidato sindaco di Venafro. Di certo, non si è nascosto l’imprenditore Massimiliano Di Vito, già assessore comunale a Palazzo Cimorelli. Il suo nome diventa di “peso” perché, secondo fonti molto accreditate, a lanciarlo sarebbe addirittura Aldo Patriciello. Si sa, a Venafro, ogni qualvolta si è trattato di elezioni comunali, le cose non sono mai andate secondo quanto preventivato dal gruppo che fa riferimento all’Eurodeputato venafrano. Ma questo, oramai, fa parte del passato, come spiega Massimiliano Di Vito che conferma quanto si dice ‘dietro le quinte’. «Guardiamo solo avanti – spiega Di Vito – e fin dal primo momento non mi sono nascosto. Ho annunciato la mia volontà di scendere in campo e lo faccio con un preciso riferimento politico. Le mie posizioni sono vicine a quelle dell’Eurodeputato Aldo Patriciello e penso che su questo punto ci sono convergenze precise».
Come dire, l’investitura di “peso” ci sarebbe anche – se occorre dire che fino alla fine tutto potrebbe cambiare -, ma Di Vito ha le idee chiare anche sulla composizione della squadra: «Stiamo lavorando anche sulla composizione della lista. Abbiamo la disponibilità di diversi esponenti della società civile, dell’associazionismo, del mondo imprenditoriale locale. Ci sono tutte le condizioni per arrivare a proporre un programma elettorale innovativo, ispirato unicamente alla crescita della città, nell’esclusivo interesse dei cittadini. Dobbiamo far fare un decisivo salto di qualità alla nostra amata città in tutti gli ambiti, curando in maniera particolare il sociale. Occorre creare lavoro, per cercare di non far emigrare i nostri giovani. Guardare alla cultura come motore di crescita visto l’immenso patrimonio immateriale di cui dispone Venafro. Il Comune deve diventare un palazzo di vetro, massima trasparenza e operatività in tutti i settori investendo sulle risorse umane e non limitandosi solo a gestirle. E subito pensare ai concorsi perché l’organico del Comune di Venafro è veramente ridotto ai minimi storici. Su questi e altri punti ci stiamo già lavorando, incontrando la gente e attirando l’attenzione di chi opera e guarda con fiducia al futuro».
Massimiliano Di Vito si ferma qui. È pronto e non nasconde affatto le sue ambizioni. La strada, comunque, è ancora lunga. Nulla può essere dato per scontato. Molti papabili candidati si guardano intorno. Si susseguono i tentativi di approccio in tutte le direzioni. Per il momento il quadro ancora non è chiaro. Per capire come si metteranno le cose, occorrerà attendere anche la partita delle elezioni regionali fissate per il 25 giugno. Ancora cantiere aperto a Venafro, dunque.
Marco Fusco