“La notte dei fuochi” ha colto nel segno. Proprio così! Tantissima gente si è riversata in strada, occupando tutti i vicoli vestiti a festa per l’occasione con i falò di San Giuseppe.
Un successo senza precedenti, ‘ che ha registrato un ‘boom’ di presenze e apprezzamenti di ogni genere per questo evento che fa parte di diritto dell’immaginario collettivo venafrano.
La scorsa notte nei principali vicoli del centro storico e nelle piazze maggiormente rappresentative di Venafro, il calore dei fuochi dedicati a San Giuseppe, unitamente a quello dei venafrani, ha creato un’atmosfera magica. Tra le manifestazioni che hanno ottenuto unanimi consensi, certamente c’è quella dei ragazzi del Sai Venafro in una delle piazze più caratteristiche di Venafro, piazza Merola, dove affaccia tutto il complesso di San Francesco.
Musica, balli, testimonianze in note hanno conquistato il cuore di tutti i presenti. Da tutti gli angoli della città sono giunte a piazza Merola per assistere alle performance di questi ragazzi che hanno saputo trasmettere i valori delle loro terre lontane, con scenografie d’altri tempi grazie alla collaborazione di tanti giovani di Venafro che hanno voluto aiutare l’organizzazione perché fosse chiaro a tutti il messaggio da lanciare, ben al di là delle nostre frontiere. Una notte, quella a cavallo tra il 18 e il 19 marzo scorsi, che rimarrà impressa nella mente di chi ha partecipato a tutti gli eventi realizzati nei vari rioni della città.
Accesi falò in vari quartieri del centro storico. Ognuno di essi aveva qualcosa di unico: musica di ogni genere, dalla popolare alla commerciale, passando per i balli di gruppo fino alla musica da discoteca. E poi cibo di qualità con i piatti tipici venafrani e i prodotti molisani, degustazioni di vini e altre bevande nel rigoroso rispetto di quanto stabilito nell’ordinanza del sindaco Alfredo Ricci. Tanti divertimento in giro per le viuzze e gli angoli più suggestivi di Venafro per tutta la notte.
E, ancora, la possibilità di vistare i siti di interesse comunitario aperti per l’occasione. Tutto questo grazie all’interessamento dell’Amministrazione comunale, all’impegno di tutte le associazioni e di tanti volontari. Dopo quattro anni, dunque, è la “Notte dei Fuochi” torna col botto e anche questa volta ha imprigionato il calore non solo dei falò di San Giuseppe ma anche quello dei venafrani che, con la loro semplicità e la loro proverbiale ospitalità, hanno saputo coniugare alla perfezione l’accoglienza per tutti, anche per chi vive a Venafro, come i ragazzi del Sai, che a loro volta hanno ricambiato rappresentando il valore aggiunto di una festa di popolo che coinvolge, da sempre, l’intera comunità venafrana.
Marco Fusco