«Voglio dare il mio ultimo segno di amore per la mia città. Qui si pensa a chi vuole fare il sindaco, con liste che sembrano spuntare come funghi, io penso che, vista la crisi che stiamo attraversando, occorrerebbe una sola lista per il bene della città, un programma che arrivi al 2030 con obiettivi chiari e soprattutto con una grande missione che è quella di far ritornare chi è scappato da Venafro». Enzino Bianchi, ha le idee chiare e ha, di fatto, chiuso la sua lista incontrando venerdì scorso amici e possibili candidati. L’ex sindaco di Venafro ci tiene a sottolineare che ha deciso di scendere di nuovo in campo per mettersi «al servizio della città disinteressatamente, con li spirito di chi ha iniziato nel 2024 a dare un contributo per Venafro. Ricordo che quando ero sindaco la città toccava 15mila abitanti, almeno 13mila residenti effettivi. Oggi si e no siamo 10mila residenti. Qui sono andati via e nessuno vuole più ritornare. Fatevi un giro per la città, non si vede più nulla. Le attività non sono più attive, negozi che chiudono, lavori che partono in ritardo. Qui addirittura ci vogliono 17 anni per far arrivare un finanziamento. Per avere una licenza occorrono mesi e mesi. Occorre fare una vera e propria rivoluzione, quella che io chiamo la “Rivoluzione 2030”, per dire cosa vogliamo fare per far sì che i giovani rimangano qui. Quali progetti, quale visione abbiamo della nostra città al di là dei discorsi di parte, discorsi improntati agli interessi di parte. Qua il primo che si sveglia la mattina vuole fare il sindaco. O il sindaco o niente, rispondono! Vogliamo girare pagina. Ricordo che lanciai tante iniziative nel 2004, come quello di una consulta giovanile, il consiglio dei ragazzi e tante altre opportunità in favore delle aziende, delle professioni. Ecco, dobbiamo cominciare da tutto questo. Se veramente abbiamo a cuore le sorti della nostra amata città».
Enzino Bianchi chiarisce che il suo non è un impegno per essere sindaco di Venafro. Il suo impegno verte su altro: «Posso anche non fare il sindaco, gli amici mi dicono che posso dare un contributo anche da semplice cittadino. E io non mi tirerei indietro. Il discorso “sindaco o niente” non vale per me. Se sono sceso in campo è perché tantissima gente mi ha chiesto di fare questo passo. Per me la priorità è creare le condizioni migliori per far risorgere questa città, impantanata da tempo. Voglio dare il mio contributo dall’alto della mia esperienza e della mia vicinanza al popolo venafrano che mi ha sempre dato tanto. Questo è il taglio che voglio dare al mio impegno, questo cerco di costruire insieme ai tantissimi amici che mi hanno dato la disponibilità per una lista senza pregiudiziali, costruita intorno a degli ideali che conducono sulla strada del bene comune».
Si ferma qui Enzino Bianchi, pronto per la sfida del 14 e 15 maggio. La lista è pronta. Per tutto il resto occorrerà attendere veramente poco.
Marco Fusco