A distanza di trent’anni dal terremoto che colpì Venafro nel 1984, quattro nuclei familiari, proprietari di altrettanti immobili in Vicolo delle Vergini, nei pressi della chiesa dell’Annunziata, sono costretti a vivere altrove, pagando l’affitto, nell’impossibilità di far rientro nella propria abitazione. Questa mattina uno dei proprietari, Giovanbattista Verrecchia, ha deciso di incatenarsi davanti a quella che fu la casa della sua famiglia sino alla data del sisma per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul dramma che sta vivendo. Dopo il terremoto le case erano state espropriate. I quattro proprietari si opposero al provvedimento addivenendo ad un accordo con lo Iacp e col Comune nel ‘99: avrebbero dovuto ‘donare’ dei locali all’istituto destinati ad iniziative sociali. In cambio avrebbero ottenuto il restauro della propria abitazione. Ma mentre nelle case mancano ancora pavimenti, porte, balconi e infissi, sono stati terminati i lavori per i locali non destinati ad uso abitativo. Ora, però, i quattro proprietari hanno deciso di rivolgersi alla magistratura per accertare eventuali responsabilità e per tornare a vivere in quella che un tempo era stata la loro casa.