«E come se a Napoli avessero toccato San Gennaro, questo devono capire le autorità ecclesiastiche che hanno deciso, senza ascoltare il popolo, la chiusura del Convento di San Nicandro. Faremo vedere di che pelle sono fatti i venafrani». Subbuglio a Venafro all’indomani della notizia diffusa in città sulla imminente chiusura del Convento dei cappuccini. Monta la protesta in ogni angolo di Venafro, poiché toccata la stessa identità del popolo venafrano che da sempre riconosce nel plesso del Convento un autentico punto di riferimento per la devozione, la cultura e lo spirito di accoglienza in città. E c’è anche chi minaccia di ricorrere a Papa Francesco se le cose non dovessero rientrare. Intanto il Gruppo Preparatori Santi Martiri annuncia una clamorosa iniziativa con un manifesto pubblico indirizzato alle Autorità tutte e ai cittadini: «A seguito delle ultime notizie apprese, in merito alla chiusura della Basilica di San Nicandro e Convento dei frati Minori Cappuccini della Provincia di Foggia, il giorno 26 luglio 2023, dopo la sentita processione di ringraziamento per lo scampato terremoto con il Busto Argenteo di San Nicandro, ed in forma di protesta, il gruppo lascerà la statua in Piazza Cimorelli, nello specifico d’innanzi al quadro raffigurante i nostri Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria. Qualora, nell’immediatezza non ci siano interessamenti certi e sicuri sul destino del convento, ove riposano le spoglie mortali dei nostri Santi, ovvero non ci sia un impegno ufficiale da parte del Comune, che dovrebbe essere proprietario dell’immobile del convento, il Gruppo Preparatori non si occuperà della messa in sicurezza della statua, lasciando che l’Amministrazione comunale provveda a tale operazione. Invitiamo tutta la cittadinanza in massa a partecipare alla processione per far avvertire, a chi di dovere, questa forma di protesta pacifica, non strumentalizzata dalla politica, per far sì che il Convento dei Frati Cappuccini e Basilica di San Nicandro non chiuda. Se tale cosa non dovesse accadere il Gruppo Preparatori non si occuperà più di quel ruolo che da anni svolge con fede e devozione per far sì che i simulacri siano sempre pronti per ogni evento religioso dedicato».
Una durissima presa di posizione quella del Gruppo Preparatori Santi Martiri che sta raccogliendo unanimi consensi nella popolazione, colpita al cuore dalla scellerata decisione di chiudere, di fatto, il Convento di San Nicandro, con il trasferimento, presso il Convento dei Cappuccini a Isernia, dei 3 frati che erano di stanza a Venafro. Il nuovo responsabile del Convento di San Nicandro, Frate Antonio Losapio ha cercato di gettare acqua sul fuoco parlando del trasferimento dei frati a Isernia e che tutto il resto sarebbe rimasto immutato. Ma tutto il popolo venafrano ha rimandato al mittente questa narrazione. Il sindaco di Venafro, Alfredo Ricci, vuole vederci chiaro: «Sono queste ore di costernazione, ansia e preoccupazione tra tutti noi venafrani in merito alle notizie apprese nel pomeriggio di oggi (lunedì, ndr) circa la decisione sulla nuova organizzazione del convento di Venafro assunta dalla Provincia dei Frati Cappuccini – ha affermato il primo cittadino -. Il legame di devozione e affetto dei venafrani verso quel luogo e verso la famiglia cappuccina è qualcosa di unico e ogni diversa organizzazione può costituire una ferita per ciascuno di noi. Sono ore anche di contatti che ho cercato di avere con le autorità ecclesiastiche competenti. Faremo il punto della situazione e tracceremo il quadro del momento, anche per capire tutti insieme se c’è qualcosa che si può fare». Dai toni più duri i consiglieri di minoranza che lunedì hanno presentato la richiesta di un consiglio monotematico straordinario a cui si aggiunge la proposta dell’altra consigliera di opposizione, Anna Ferreri. A Venafro si profila un’estate caldissima e non solo per le alte temperature di questi giorni. In campo scende compatto il popolo venafrano. Che non si fida della politica, che sembra arrivare sempre dopo, come è già successo per altri scippi alla città, ad esempio con la chiusura dell’Ospedale Santissimo Rosario. I cittadini vogliono scendere in piazza senza bandiere di partito. Una protesta che sta toccando la sensibilità di tutti, perché chiudendo il Convento dei Frati Cappuccini, si va a toccare il cuore della fede dei venafrani nei confronti dei Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria. E da Venafro si guarda anche alla sede Episcopale di Isernia: i venafrani, infatti, sono certi che interverrà anche il vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro monsignor Camillo Cibotti.
Marco Fusco

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