La processione di “Ringraziamento” di ieri è stata l’occasione per ribadire il no corale del popolo venafrano alla decisione presa dal provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Foggia. La processione si è spostata dalla chiesa dell’Annunziata per poi giungere alla Cattedrale di Venafro per la celebrazione della santa messa: nel corteo silenzioso cittadini, autorità e rappresentanti delle associazioni cattoliche e non del territorio. Prima dell’inizio della processione, dal Comune di Venafro è partito l’ordine aggiuntivo per il Consiglio comunale in programma domani sera, a firma del presidente del parlamentino cittadino, Dario Ottaviano. Accolta la richiesta, anche se tardivamente, dei consiglieri di opposizione che avevano espressamente proposto, all’indomani della notizia relativa alla chiusura del Convento San Nicandro, la convocazione straordinaria dell’assise civica per affrontare l’argomento e portarlo all’attenzione dell’opinione pubblica.
“Riorganizzazione Convento San Nicandro”, dunque, l’argomento aggiuntivo che farà parte dell’ordine del giorno del Consiglio comunale in programma domani alle 19.30.
Intanto ieri sera i vertici del Gruppo preparatori santi martiri e il Comitato feste San Nicandro, hanno portato avanti la loro protesta pacifica, insieme a tanti fedeli e devoti della basilica dei santi patroni, con tanto di banda musicale e fuochi d’artificio. Una processione di “Ringraziamento” per lo scampato terremoto con il busto argenteo di San Nicandro che quest’anno si è arricchita di altre motivazioni. Motivazioni che hanno trovato tutti d’accordo nei pressi del quadro dei santi martiri, a pochi passi dal Municipio, in piazza Cimorelli dove hanno lasciato per una decina di minuti la statua di San Nicandro. A più riprese è stato cantato l’Inno di San Nicandro che ha unito ancor di più il popolo venafrano in vista di questa dura battaglia per tentare di scongiurare la chiusura del Convento dei frati cappuccini come deciso dal ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Foggia.
Ora gli organizzatori di questa manifestazione si aspettano delle risposte da parte dei rappresentanti delle Istituzioni a partire dal sindaco Alfredo Ricci che, in vista del Consiglio comunale di domani sera, potrà avanzare una proposta e farla deliberare da tutti i consiglieri comunali per tentare nuove alternative rispetto a quanto prospettato da frate Dileo. Naturalmente il popolo venafrano si aspetta anche una presa di posizione da parte della massima autorità ecclesiastica territoriale, il vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro, monsignor Camillo Cibotti. Tutti i consiglieri comunali presenti alla manifestazione sono stati incalzati dai vertici del Gruppo preparatori santi martiri e del Comitato feste sulla vicenda della paventata chiusura del Convento di San Nicandro. «Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione – hanno sottolineato durante il corteo gli organizzatori della manifestazione – per evitare che la città di Venafro subisca un altro affronto. Ci hanno già tolto quasi tutto tra l’indifferenza generale. Ora toccano anche quello che è più sacro per tutti noi venafrani, i nostri santi martiri, chiudendo il Convento, dimora della devozione popolare plurisecolare della nostra città. Guai a spegnere i riflettori dopo questa nostra iniziativa. Per questo spingiamo i nostri rappresentanti delle Istituzioni, a ogni livello, sia civile che ecclesiastico, perché prendano a cuore le sorti future del nostro Convento».
M.F.