“Benvenuti a Venafro” parafrasando il titolo di un film di Luca Miniero (Benvenuti al Sud, ndr), con Claudio Bisio e Alessandro Siani, dove in alcune scene si vedono buste di immondizia volare dalle finestre, per rendere l’idea di cosa sta accadendo in città.
A Venafro, di certo, non siamo ancora a certi livelli. Ma chi arriva da Roma, lungo la Casilina, subito dopo la galleria Nunziata Lunga, viene accolto da una “bella” cartolina di benvenuto: cumuli di immondizia a lato della trafficata strada e in una piazzola dove si può trovare di tutto. Una vera e propria discarica a cielo aperto tra l’indifferenza di chi passa e di chi dovrebbe intervenire per ripulire l’area.
Ieri, mercoledì 16 agosto 2023, alle ore 8.00, la situazione si presentava come documentato dalle foto. Sul caso sono stato subito allertati il Comando di Polizia Municipale, i Carabinieri forestali e l’Ufficio preposto Comune di Venafro. Si prosegue per la città, lungo la strada che conduce verso Case Popolari, via Marziale e località “Tenaccio”: situazione pericolosamente allarmante sotto il profilo igienico-sanitario. Cumuli di rifiuti che fanno bella mostra di sé, immondizia nascosta nei fossati fino al ponte che porta verso l’isola ecologica. Di tutto di più. Pannolini di bambini, buste nere colme di ogni ben di dio, passeggino e stracci lasciati lungo la strada. Una situazione a dir poco sconcertante, tanto che numerosi residenti si sono rivolti a Primo Piano per smuovere le acque e interessare le autorità competenti.
Dal comandante dei Vigili Urbani, Giampietri, al comandante dei Carabinieri forestali, ai responsabili degli operatori ecologici che sono passati con il camion dell’immondizia e hanno visto la situazione drammatica e i cittadini pronti ad intervenire per pulire per l’ennesima volta tutta la zona. Poi l’intervento del Comune di Venafro che ha investito del problema la ditta che gestisce il servizio smaltimento rifiuti in città.
Nel giro di un paio di ore tutta la zona è stata ripulita. Ma rimane l’inciviltà di chi continua a deturpare l’ambiente su più punti a Venafro. «Non è la prima volta che interveniamo qui – ci dichiara il comandante Carabinieri forestali De Caprio -. Ci troviamo di fronte all’inciviltà allo stato puro. Mi dispiace dirlo ma anche in altre zone della città ci troviamo di fronte a scenari del genere, da mettersi le mani nei capelli. Noi con tutte le nostre forze interveniamo, ma qui gli incivili sono tanti. Come Carabinieri forestali denunciamo continuamente questi abusi, dei veri e propri attentati all’ambiente e al decoro pubblico».
Anche il comandante dei Vigili urbani Giampietri sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda del comandante dei Carabinieri forestali di Venafro: «Siamo stati allertati e siamo prontamente intervenuti, ma non è la prima volta. Intanto sono partiti i primi verbali nei confronti di chi è stato beccato a gettare i rifiuti. Qui, purtroppo, l’inciviltà cresce. Per quanto ci riguarda siamo pronti a fare le dovute segnalazioni all’Autorità giudiziaria».
Pugno duro, dunque, da parte delle forze dell’ordine contro gli incivili ma, a quanto pare, non basta. Anche perché i destinatari dei 4-5 verbali dei caschi bianchi, sono le stesse persone che non pagano le multe. Sarebbe il caso di far partire anche le segnalazioni all’Autorità giudiziaria perché qui si profila anche il disastro ambientale se le cose non dovesse cambiare. La situazione di emergenza rifiuti si allarga sempre di più. Basta recarsi in periferia, verso Ceppagna, oppure verso la strada che collega Venafro con Roccapipirozzi: i fossati, oramai, sono pieni di rifiuti. Intanto le fototrappole sono in avaria, secondo fonti che giungono da Palazzo Cimorelli. Si sta procedendo a una modifica per potenziare la durata delle batterie, ma qui si dovrebbe accelerare con la società che è deputata alla manutenzione, altrimenti, in quelle zone dove si verificano i maggiori problemi per l’abbandono dei rifiuti, si rischia di rimanere solo il cartello “area videosorvegliata” con il sistema delle fototrappole in tilt con buona pace di tutti.
«Il problema esiste – dichiarano i residenti di via Marziale – ed è l’Amministrazione comunale che deve trovare i giusti rimedi, anche con la legge. Qui si conoscono pure i soliti incivili. Devono pagare le multe e essere denunciati. Invece cosa si fa? Fototrappole ‘scadute’, multe non pagate dei soliti noti e qui noi, poveri cittadini, costretti a subire questa inciviltà che è un pugno nello stomaco per chi ama la città. Occorre un presidio permanente? Eccoci! Noi residenti in questa zona siamo pronti a fare la nostra parte. Vogliamo anche una gestione migliore dell’isola ecologica, senza che si lascino, ad esempio, i rifiuti all’esterno di persone che non rispettano gli orari di apertura del sito. Sarebbe il caso, ad esempio, di asfaltare la stradina che porta all’isola ecologica. Si sono spesi, ci dicono, milioni di euro per asfaltare le strade a Venafro e ci si è dimenticati di questo piccolo tratto? Ecco, noi ora ci sentiamo cittadini di serie B in questo lembo di territorio trascurato da tutti».
Intanto le ultimissime notizie che giungono dal Comando di Polizia municipale sono di segno decisamente positivo: le fototrappole dureranno 48 ore (anziché 24) e quindi il problema sembra essere risolto. Ora si tratta di azionarle nei punti più critici, oltre alle zone già coperte dal sistema di videosorveglianza.
Marco Fusco