Via Maiella, piazzale adiacente la Caserma della Guardia di finanza: puntualmente tutte le sere, a partire dalle ore 21 circa, giunge sul posto una piccola utilitaria di colore grigio. Si parcheggia nello spazio apposito per le auto. All’interno ci sono due donne, che hanno in auto borse e tutto quello che serve per trascorrere la notte. Alle prime ore dell’alba la piccola utilitaria con a bordo le due signore (una più anziana e una più giovane) parte e si allontana da via Maiella.
Chi sono le due donne? Perché da giorni sostano con la propria autovettura, dinanzi alla Caserma militare di via Maiella, per trascorrere la notte? Non hanno una casa dove andare? E ancora: i militari dell’Arma (dove sostano ci sono sia la Caserma della Finanza che la Caserma dei Carabinieri della locale compagnia) sono a conoscenza di questa vicenda?
Domande che i residenti si pongono e che hanno voluto girare a Primo Piano. Le testimonianze raccolte parlano di una vicenda umana da seguire molto attentamente: «Da giorni abbiamo notato questa macchina ferma davanti alla Caserma della Finanza – dichiara un residente di via Maiella che abita nelle vicinanze del sito dell’Arma – e la presenza di due donne che trascorrono praticamente tutta la notte in quell’area per poi andare via di buon mattino. L’altra sera stavo quasi per avvicinarmi per chiedere se avevano bisogno di qualcosa, ma mi sono fermato perché non so come avrebbero potuto reagire. A quanto pare le due donne avrebbero anche informato la Caserma della loro presenza e del perché si trovano lì. Penso che abbiano scelto questo posto per sentirsi al sicuro e per non avere problemi con qualche malcapitato. Se continueranno ad albergare in questo piazzale, beh, penso che qualcuno dovrà interessarsi a loro e vedere come venirle incontro. Immaginare che passano tutta la notte in auto, senza avere a disposizione i servizi minimi igienico-sanitari, non è una cosa bella nemmeno per la nostra città, da sempre accogliente e aperta alla solidarietà. Sarebbe il caso che qualcuno dal Municipio cominciasse a interessarsi a questo caso». Dalle informazioni raccolte pare che si tratti di una pensionata in compagnia di sua figlia. Altre indiscrezioni parlano di uno sfratto subito dalla pensionata che non riuscirebbe a trovare un’altra soluzione abitativa per vivere degnamente insieme a sua figlia. A quanto pare quest’ultima lavorerebbe a Venafro, in un esercizio commerciale in pieno centro.
Indiscrezioni, voci, testimonianze: sta di fatto che da diversi giorni, dinanzi alla Caserma della Finanza, puntualmente al calar della sera, arriva una piccola utilitaria di colore grigio con a bordo le due donne. All’alba, per soddisfare i bisogni primari vicino a una fontana pubblica, lungo via Maiella, le due si allontanano per affrontare la routine quotidiana.
I residenti vogliono lanciare un appello da queste colonne: «Non sappiamo come le due donne prenderanno questa nostra iniziativa, ma chiediamo alle autorità preposte, ai servizi sociali del Comune, alle associazioni di volontariato che operano a Venafro, nelle parrocchie e fuori dalle parrocchie, di approfondire questa vicenda e tentare di venire incontro a questa famiglia che, di certo, non ha scelto di vivere in macchina per divertimento. Ma sicuramente dietro ci sarà una situazione di disagio, fragilità che va assolutamente attenzionata».
Giriamo, dunque, all’assessore alle politiche sociali del Comune di Venafro Angelamaria Tommasone le preoccupazioni dei residenti lungo via Maiella per la vicenda appena raccontata al fine di mettere in campo ogni utile azione per aiutare le due donne che, sicuramente, avranno bisogno di sostegno e supporto.
Marco Fusco

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