Natale alle spalle, a Venafro ci si prepara per il Capodanno con i problemi di sempre. Bisogna lasciarsi alle spalle un 2023 complicato per un nuovo anno che si annuncia pieno di novità. Si possono iniziare ad intuire le novità in arrivo dal consiglio comunale di fine anno, convocato dal presidente del consiglio Dario Ottaviano per il 29 dicembre alle ore 17.
Le opposizioni lamentano i ritardi nelle convocazioni del presidente Ottaviano, in presenza anche di precise richieste in fatto di mozioni e interrogazioni che vengono presentate dai singoli consiglieri comunali.
I consiglieri di opposizione Enzo Bianchi, Michele Pontone, Luigi Viscione, Carmen Mancone e Anna Ferreri sono in attesa da mesi di ricevere riscontro a richieste di chiarimenti con interpellanze, interrogazioni e mozioni che chiamano in causa anche i vari responsabili dei settori di Palazzo Cimorelli. Intanto l’ultimo consiglio comunale dell’anno, affronterà tanti argomenti, tutti legati al bilancio di previsione. I punti all’ordine del giorno prevedono la ratifica di una delibera di giunta comunale di variazione al bilancio di previsione 2023/2025, comunicazione di prelievo dal fondo di riserva, approvazione linee programmatiche di mandato 2023/2028, ancora verifica quantità e qualità delle aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie, programma triennale 2024/2026 delle opere pubbliche e programma triennale degli acquisti di beni e servizi 2024/2026. Approvazione, piano alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2024/2026 (art. 58 l. 6/8/2008, n. 13), approvazione, approvazione documento unico di programmazione (d.u.p.) 2024/2026, approvazione del bilancio di previsione finanziario 2024 – 2026, revisione periodica delle partecipazioni ai sensi del d.lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come modificato dal d.lgs. 16 giugno 2017, n. 100 – ricognizione partecipazioni possedute al 31/12/2022, adesione all’asmel-associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali. L’unica mozione inserita in agenda dal presidente Ottaviano è quella della consigliera di minoranza Anna Ferreri, controfirmata da tutti i consiglieri di minoranza riguarda le problematiche ambientali della piana di Venafro. Una mozione che sicuramente vedrà un dibattito acceso tra opposizione e maggioranza, dopo gli ultimi dati a dir poco drammatici sullo sforamento certificati ancora una volta dall’Arpa Molise attraverso i rilievi delle centraline posizionate sul territorio di Venafro. Con l’atto amministrativo in pratica si chiede al sindaco ed esecutivo un intervento forte verso le autorità competenti contro l’inquinamento ambientale nella città e dell’intera piana di Venafro. «Premesso che il sindaco opera in qualità di “Autorità sanitaria locale” ed è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio il consiglio comunale condivide questa responsabilità. Allo stato attuale, per una modifica della legge 833/78 non sono più i sindaci a gestire il servizio sanitario anche se a essi sono affidati dal d.lgs 229/99 (decreto Bindi) poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle Asl”. I compiti del sindaco sono quindi comunque ampi, soprattutto il sindaco deve conoscere lo stato di salute della popolazione, deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti e, per la direttiva Seveso, deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta. È onere del sindaco identificare le cause che generano disagi, malattia e morte e cercare di formulare un piano di prevenzione per combatterle, arrivare alla loro riduzione ed eliminazione. In proposito occorre promuovere, in collaborazione con l’Asl un’indagine sullo stato di salute della popolazione che inizi a raccogliere e ordinare i dati già esistenti; il primo cittadino, in qualità di rappresentante della comunità locale potrà emanare. Il quadro che emerge dal monitoraggio del 2022 – lo afferma l’Arpa -, è la persistenza delle criticità legate ai livelli di ozono e dei valori di polveri sottili nella città di Venafro, dove la stazione di monitoraggio Venafro 2 ha fatto registrare 60 superamenti del limite giornaliero a fronte dei 35 consentiti dalla legge, a cui si aggiunge il superamento del limite annuale del Benzo-a-pirene. Se si guardano i grafici dell’ultimo rapporto dell’Arpa, che invito tutti a leggere – conclude la Ferreri – si nota come tutti i fattori di inquinamento rilevati mostrano le concentrazioni più alte nel territorio Venafrano, molto più che nel nucleo industriale di Termoli e nelle città maggiori della regione, a riprova del fatto che il traffico è solo una parte del problema».
Nel frattempo è giunto l’annuncio del sindaco Alfredo Ricci, quello di convocare un consiglio comunale straordinario e monotematico su questo argomento, che ha portato anche gli studenti venafrani ad annunciare l’iniziativa del prossimo 9 gennaio che vedrà scendere in piazza tutto il mondo della scuola per un corteo che partirà da via Maiella, sede dell’Istituto “Giordano” di Venafro, e si concluderà sotto la sede municipale.
Marco Fusco

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