Alla fine sono risultate determinanti le immagini dei video amatoriali registrati con gli smartphone da alcune persone presenti alla zuffa di sabato scorso in pieno centro a Venafro dove un uomo era stato accerchiato e picchiato con calci e pugni, sprangate, in un contesto di urla e insulti. I Carabinieri della Compagnia di Venafro, analizzando le immagini sono arrivati ai nomi degli autori della rissa. «Non sono passati inosservati ai Carabinieri di Venafro – si legge nel comunicato dell’Arma – i video freneticamente circolati che hanno ripreso l’aggressione di un uomo da parte di più persone avvenuta nella serata di sabato in pieno centro cittadino. Le indagini dei Carabinieri, concentratesi sull’analisi dei video puntualmente acquisiti e sulle testimonianze di alcuni passanti, hanno consentito, oltre alla ricostruzione dell’evento, di identificare tutti i partecipanti all’increscioso evento. In particolare, si è appurato che la vittima è stata aggredita e malmenata da quattro uomini, il tutto mentre alcuni passanti riprendevano con i propri smartphone l’intera scena, cosa, tra l’altro, che ha messo in fuga i rei. Poco dopo, l’uomo malmenato, incrociando uno degli aggressori, lo ha minacciato di morte estraendo, nel contempo, un oggetto che i passanti hanno percepito essere una pistola. Le immediate verifiche dei Carabinieri di Venafro hanno poi potuto dimostrare che l’oggetto estratto non era una pistola, ma una tenaglia, sottoposta a sequestro a seguito di perquisizione domiciliare. Le condotte delittuose delle cinque persone deferite sono ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria; quattro soggetti sono stati deferiti per lesioni personali aggravate in concorso e minaccia aggravata e uno per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere e minaccia aggravata. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari durante il quale gli indagati potranno far valere le loro difese ai sensi del Codice penale».
Deferiti dunque i cinque partecipanti all’aggressione avvenuta sabato scorso in pieno centro a Venafro. Una scena quella dell’aggressione da far west che ha suscitato l’ira dei cittadini, oltre che la durissima presa di posizione del sindaco Alfredo Ricci che aveva parlato «di disprezzo verso quello che abbiamo visto e verso chi lo ha messo in scena. Certa gente con Venafro c’entra poco. Se vogliono stare a Venafro, meglio che si sintonizzino con i valori della nostra comunità. Altrimenti se ne ritornino da dove sono venuti».
Non è la prima volta che si registrano episodi di cronaca come questi a Venafro. Poco tempo fa un’altra aggressione che portò al provvedimento di chiusura di un noto locale del posto. In città si parla di problemi legati al disagio giovanile, con tanti ragazzi disorientati e basta poco, veramente poco, per passare dalle parole alle mani. E, il più delle volte, per futili motivi, come è successo anche per la rissa di sabato scorso in una delle zone più trafficate della città.
M.F.

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