Drugi, lo street artist dalla misteriosa identità “colpisce” ancora e sceglie ancora una volta Venafro per parlare dell’atteso ritorno di Cecilia Sala attraverso un nuovo murale che ne celebra la libertà ritrovata.
Prima della fine dell’anno l’artista aveva dedicato un’opera alla giornalista mentre era ancora detenuta in prigione, affiggendo un murale alla stazione ferroviaria di Venafro. Tuttavia, quel lavoro – realizzato su una stampa biodegradabile, come nel suo stile, per evitare di dipingere direttamente sui muri – era stato cancellato poche ore dopo la sua comparsa, scatenando un’ondata di indignazione sui social e una mobilitazione generale per replicare l’iniziativa.
La vicenda aveva attirato l’attenzione di molte personalità e istituzioni, tra cui la sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte, e il sindaco di Venafro, Alfredo Ricci, che avevano invitato Drugi a riproporre l’opera, magari in spazi più protetti e simbolici, come una parete scolastica. In risposta, l’artista ha stupito tutti creando una nuova rappresentazione della storia di Sala, scegliendo la stessa città. E così, dopo la cancellazione della sua precedente opera, all’interno della stazione ferroviaria cittadina, Drugi questa volta ha scelto un altro spazio, uno di quei luoghi che da sempre occupano un posto privilegiato nell’immaginario collettivo venafrano. Parliamo della Fontana delle Quattro Cannelle, a pochissimi passi dalla Palazzina Liberty. Teatro, dunque, delle celebrazioni per il rientro in Italia dall’Iran della giornalista Cecilia Sala, per la vena artistica di Drugi, uno dei posti più cari ai venafrani, in un contesto incantevole sotto tutti i punti di vista.
L’opera, condivisa dall’artista sui suoi canali social con il commento «mi piace pensare sia andata così», raffigura Sala seduta tra le ali di un uccello che stringe nel becco due chiavi, simbolo della libertà riconquistata.
«Siamo veramente contenti di questa opera d’arte che rappresenta benissimo la venafranità in fatto di disponibilità a tematiche di alto profilo civile – affermano alcuni cittadini -. Siamo grati all’artista che ancora una volta ha rivolto la sua attenzione verso la nostra comunità senza fare una piega anche di fronte a chi non ha perso ancora una volta l’occasione di polemizzare. Bene ha fatto il nostro sindaco nei giorni scorsi a respingere al mittente insinuazioni e cattiverie di ogni genere. Da oggi sapremo custodire l’opera dedicata alla nostra connazionale Cecilia, sapremo dare lezioni ai più giovani sui contenuti contemplati nel murales, soprattutto facendo capire loro che la libertà è il valore fondante dell’umanità e dei diritti umani».

M.F.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.