Sono ripresi ieri mattina da Sesto Campano gli scavi per verificare la presenza di rifiuti tossici e pericolosi interrati nella Piana di Venafro. Le dichiarazioni del pentito di camorra Carmine Schiavone continuano dunque a produrre effetti. Ieri, su ordine del procuratore capo presso il Tribunale di Isernia, Paolo Albano, i Vigli del fuoco ed i Carabinieri del Nucleo operativo ecologico hanno ripreso le operazioni che erano partite all’inizio dell’anno.
Diversi i terreni posti sotto l’attenzione degli inquirenti che, anche in questa seconda fase, saranno passati al setaccio grazie agli strumenti in possesso delle forze dell’ordine.
In particolare, i cittadini hanno notato l’escavatore dei Vigili del fuoco ed i pompieri con le tute bianche in località Rintorto di Sesto Campano a metà mattinata di ieri.
Non è dato sapere, ovviamente, cosa sia stato rinvenuto nei terreni, anche perché finora si è provveduto a repertare campioni che saranno poi analizzati dall’Arpa.
Tuttavia, questa seconda fase di scavi è partita in sordina. Molti meno gli uomini impegnati ed il clamore. Insomma, tutto nel massimo riserbo. Però, la presenza dell’escavatore, dei vigili del fuoco e dei Carabinieri non è passata inosservata.
(Articolo pubblicato su Primo Piano Molise di oggi)