“Cambiare stile di vita”. E’ questa l’indicazione che danno gli scout del gruppo Venafro 4 quando si parla di tutela e rispetto dell’ambiente. Ieri mattina, i venti ragazzi dell’Agesci sono stati protagonisti di un gazebo in piazza Salvo d’Acquisto allestito per incontrare i cittadini e sensibilizzarli al rispetto dell’ambiente. In particolare, è stato somministrato ai tanti venafrani che si sono avvicinati allo stand un questionario/sondaggio per conoscere la loro opinione in merito ai progetti che il clan/fuoco “mea domus” sta mettendo in campo: il bike sharing. Gli scout, branca rover e scolte, sono impegnati in una iniziativa nazionale che hanno portato avanti per tutto l’anno e i cui risultati verranno illustrati dal primo al 10 agosto alla Route Nazionale in programma a San Rossore (Toscana). “La nostra azione di coraggio? Tanto per iniziare, abbiamo deciso di lasciare a casa automobili e mezzi di trasporto inquinanti e di spostarci in bicicletta per le strade del paese. Quindi ‘abbiamo guardato più lontano’ – spiegano i giovani -: stiamo proponendo al Comune di Venafro un progetto di bike sharing e la creazione di una vera rete di pista ciclabile, forse un progetto ambizioso ma, anche se ci vorrà tempo, promuoveremo la proposta costantemente”.
Quindi, i giovani hanno fatto sapere di aver “apprezzato i piccoli gesti di negozianti e dello stesso Comune che hanno predisposto parcheggi per le biciclette in alcune zone del paese. Andare in bici a lavoro, a scuola, al supermercato non è impossibile, non è faticoso, non è scomodo, è un vantaggioso cambio di stile di vita per noi e l’aria che respiriamo. È un cambiamento possibile e una scelta di responsabilità e di consapevolezza che tutti dovrebbero prendersi”. Così, insomma, rover e scolte dell’Agesci di Venafro intendono migliorare la vivibilità della città che negli ultimi anni risulta soffocata da smog ed emissioni di polveri sottili pericolose per la natura e per l’uomo. “La nostra città non ha zone a traffico limitato. Abbiamo avvisato l’amministrazione comunale della nostra idea e si sono mostrati disponibili in incontri con noi per cercare di pianificare insieme questo modello che potrebbe diventare anche una utile strategia di entrate per le casse comunali”.