“Abbiamo salvato il Comune. Risaneremo i conti in dieci anni”. E’ stato votato poco prima delle 20 dal Consiglio comunale di Venafro il piano decennale di riequilibrio dei conti. Palazzo Cimorelli, insomma, si è impegnato a ripianare i circa 4 milioni di euro di debiti solo con risorse proprie, senza attingere al fondo statale di rotazione e quindi senza dichiarare il dissesto finanziario. Un’operazione che ha però comportato difficoltà – definite poi tecniche – all’interno della maggioranza. Per oltre un’ora – caduti nella trappola tesa da un abilissimo capogruppo di minoranza Alfonso Cantone che ha chiesto “cinque minuti di sospensione” – sindaco, assessori e consiglieri hanno trattato prima di tornare in aula e votare compatti. Solo l’assessore Marco Valvona non è rientrato preferendo allontanarsi senza prendere parte alla votazione. Durante tutta la seduta si sono susseguiti botta e risposta, anche accesi, tra maggioranza e opposizione. Il sindaco Antonio Sorbo, durante il Consiglio, ha attaccato duramente Cantone, rivelando altresì che lo stesso gli avrebbe chiesto un posto da assessore. Filo conduttore della seduta sono state le accuse rivolte alla precedente amministrazione guidata da Nicandro Cotugno. Il capogruppo di “Venafro che vorrei” ha tuttavia inteso sottolineare come “nell’attuale giunta e maggioranza figurano diversi esponenti della vecchia amministrazione” e come “oggi il sindaco ringrazia così Benedetto Iannacone (assessore al Bilancio nel 2011, di quell’anno è il rendiconto finito nel mirino della Corte dei Conti, ndr) che ha tre suoi uomini nell’amministrazione Sorbo e che gli ha fatto la lista consentendogli di vincere le elezioni”.
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