Ridda di polemiche e di critiche a Venafro. Gli utenti del servizio idrico sono inferociti. E non hanno mancato di recarsi a Palazzo Cimorelli per manifestare tutto il loro dissenso avverso le pesantissime bollette dell’acqua piovute nelle loro case. Oltre cinquemila ruoli per un totale di circa 2 milioni di euro. Importi elevatissimi, in alcuni casi apparentemente esagerati e – a quanto risulta – corretti dal Comune a seguito di errori. In ogni caso, oggi è scaduto il termine per il versamento della prima rata. In redazione sono giunte telefonate di cittadini inviperiti perché, già provati dalla tremenda crisi economica, si sono visti appioppare bollette salatissime a causa da una parte dell’aumento delle tariffe e dall’altra dal cumulo di ben tre annualità. Tre anni da pagare, dunque, in otto mesi appena.
I più fortunati dovranno pagare cifre abbordabili, però c’è anche chi ha ricevuto ruoli a quattro cifre. In alcuni casi per l’uso domestico sono arrivate mazzate da 2.300 euro tra consumo, depurazione, acque reflue, quota fissa e spese varie. Immediata la richiesta di ricalcolo e di rateizzazione. Otto le tranche in cui poter pagare per importi del genere: 30 aprile, 31 maggio, 31 luglio, 31 agosto, 30 settembre, 31 ottobre, 30 novembre e 31 dicembre. Un bollettino al mese. Solo per l’acqua! E nel caso dello ‘sfortunato’ che ha ricevuto la stangata da 2.300 euro un bollettino mensile da quasi 300 euro. Facile pertanto immaginare l’umore dei venafrani in questi giorni. Molti si sono riversati in Municipio per protestare. Ma tant’è. A protestare ci sono anche i due gruppi di minoranza: “Venafro che vorrei” e misto. Alfonso Cantone, Elena Bianchi, Carmen Natale da una parte e Anna Ferreri e Adriano Iannacone dall’altra hanno manifestato profondo dissenso verso “l’amministrazione delle tasse”.
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