E’ il primo atto inerente ai conti dell’ente che viene vagliato direttamente in prima persona da Carlo Potena. Il superesperto, di recente nominato assessore al Bilancio, ha quindi provveduto a seguire l’iter che ha portato a licenziare il rendiconto 2014. Un documento in chiaroscuro quello approvato dalla giunta l’altra sera e ‘viziato’ dai 4 milioni di euro dell’Addendum. Sia come sia, alcuni dati emergono dal rendiconto: anzitutto il riaccertamento dei residui porta il Comune a sprofondare di altri 2,4 milioni euro. Gli attivi ammontano oggi a 13,2 milioni di euro, mentre i passivi superano i 15,5 milioni di euro.
Il grado di riscossione è pari all’82,93%: dei 18milioni accertati ne sono stati incassati 15. Calano le entrate tributarie rispetto agli anni scorsi. Il prelievo tributario pro capite è sceso dai 498,52 euro del 2012 ai 457,45 euro del 2014. Sceso anche il costo delle mense scolastiche: da 172mila euro del 2012 ai 118mila euro del 2014. Tuttavia, il provento, ovvero i buoni pagati dalle famiglie ed incassati dal Comune sono calati di poco: dagli 84mila euro del 2012 agli 82mila euro del 2014, passando però per i 97mila euro del 2013. La copertura del costo totale è salita dal 48% di tre anni fa al 69% dello scorso anno. Chiuso il rendiconto 2014, l’assessore Potena ora è atteso alla prova del Consiglio (inizi giugno) per il preventivo 2015.