venafro consiglio panoramica

Altroché montagna che partorisce il topolino… La lunga attesa prima di uscire allo scoperto non ha sgonfiato la polemica. Anzi. Stefania Di Clemente, Elisabetta Cifelli e Pasquale Barile hanno deciso di rompere gli indugi. E lo hanno fatto con una ‘forza’ che forse in pochi avrebbero pronosticato. Checché se ne dica, quello dei cosìddetti ‘dissidenti’ è un atto di sfiducia verso l’amministrazione.
I tre consiglieri dissidenti lanciano bombe e granate verso tutti: in primis contro il sindaco Sorbo, quindi verso Cuzzone ma, indirettamente, anche verso il gruppo di centrodestra capeggiato dal vicesindaco Alfredo Ricci.
“Noi tre ci definiamo gruppo degli Indipendenti. E non a caso – esordiscono -. Il nostro gruppo ha propria autonomia e identità rispetto al gruppo di Città Nuova: questo non da oggi, ma da sempre. Tale precisazione si rende necessaria alla luce delle dichiarazioni alquanto inopportune rese dal consigliere Cuzzone”.
Dunque, “in riferimento alla nostra assenza alla riunione di maggioranza del 5 maggio, vogliamo informare chi di dovere che è stato inviato un messaggio al primo cittadino la sera della stessa che riportava il seguente testo: ‘Il gruppo degli Indipendenti chiede al sindaco di leggere questo messaggio ai consiglieri di maggioranza presenti alla riunione convocata per martedi 5 maggio alle 18.30. Poiché l’ultima riunione di maggioranza si è rivelata oggettivamente una farsa, viste le assenze ingiustificate (Ricci, Tommasone, Valvona e Iannacone, ndr) in Consiglio comunale del giorno successivo, noi tre abbiamo deciso di non partecipare a quella odierna. Per chiarezza e trasparenza, abbiamo sempre chiesto che ci fossero riunioni di maggioranza, ma effettivamente servono solo a dimostrare che manca il rispetto, non solo nei nostri confronti, ma soprattutto nei confronti dell’intera collettività. Le decisioni, come sempre, le prenderemo nel rispetto della legalità, della trasparenza e della dignità umana’”. Si è avuta conferma che, nonostante la nostra richiesta, tale comunicazione non è stata letta in riunione, ma semplicemente riassunta dal primo cittadino, a proprio piacimento. Ennesima dimostrazione dell’atteggiamento poco trasparente e irrispettoso nei nostri confronti”. Quindi, i tre si chiedono “Perché? Quali i motivi? Forse, erroneamente, Sorbo pensava di metterci all’angolo e di gestirci a suo piacimento?”.
Gli Indipendenti, pertanto, tornano sulla remissione delle deleghe, una “decisione – dicono – sofferta e causata non solo dalle difficoltà di vario genere, ma soprattutto dalla scarsa collaborazione di chi avrebbe dovuto facilitare il nostro mandato, e ci riferiamo al sindaco che in ogni momento avrebbe dovuto essere il nostro referente. Vogliamo ricordare al primo cittadino che noi, con i nostri 1.424 consensi, abbiamo determinato la vittoria della lista ‘Venafro cambia Venafro’. Il tutto doveva creare solo una situazione di comodo per Sorbo. Grande errore di sottovalutazione nei nostri confronti, per non parlare poi della scarsa considerazione dimostrata nei confronti del nostro elettorato e di chi ci ha disinteressatamente sostenuto credendo solo e fortemente nel cambiamento promesso e inutilmente atteso, considerando la continuità con le passate amministrazioni”.
Invece, “noi volevamo davvero cambiare ‘le cose’, avendo il contatto con la realtà, la prossimità con le persone e la soddisfazione di essere utili, giorno per giorno, tutti i giorni. L’intento e l’impegno preso, era fare bene ‘il bene’ della collettività. Noi, con i nostri ‘miseri’ 1.424 consensi, non abbiamo preteso o rivendicato poltrone, incarichi professionali e favoritismi nei confronti del nostro elettorato. Il nostro modo di operare è improntato all’operatività e non alle chiacchiere o alla visibilità a tutti i costi, ci gratifica il contatto umano, il rispetto della gente. Ora, riteniamo comunque necessario, fare delle precisazioni soprattutto per rispetto di chi ha sostenuto il nostro mandato, dopo le dichiarazioni rese dal capogruppo di maggioranza, consigliere Cuzzone”. E qui, arrivano altre stoccate pesantissime, sì a Cuzzone ma anche, pare di capire, al centrodestra di Ricci: “Dove è la maggioranza? Dove è la squadra? Chiediamo al consigliere Cuzzone di non continuare a gettare acqua sul fuoco, perché in questo modo, paradossalmente continua a sostenere atteggiamenti di una parte della maggioranza molto discutibili, e una attività politica ed amministrativa, non sempre condivisa dal gruppo degli Indipendenti. Per questi motivi, siamo stati costretti a ritirarci sull’Aventino e da qui chiediamo segnali di collaborazione per governare insieme il futuro della città. Riteniamo che la politica e l’amministrazione debbano essere al servizio dei cittadini per interpretare i loro problemi inquadrandoli ‘nello spirito di servizio’, senza comportamenti autoreferenziali o supponenti. I cittadini, le loro esigenze, il bene della collettività tutta, e non i litigi di pochi interessati, devono essere le rafforzate colonne portanti di questo Comune”.
“Non tutti vogliono il cambiamento”. “A due anni di distanza, non possiamo più dire ‘non abbimo la bacchetta magica’. Non c’è stato l’impegno e la volontà di tutti di volere veramente il cambiamento. Noi non vogliamo ‘cambiare tutto per non cambiare niente’. È nostra determinata intenzione, però, mettere mano ad eventuali anomalie con decisione e polso duro, riportando tutti e soprattutto il sindaco Sorbo ad atteggiamenti che rispecchiano il buon senso e la responsabilità dell’impegno preso e delle promesse fatte: il cambiamento”. Quindi, l’avvertimento: “Caro consigliere Cuzzone, fai capire al sindaco che deve cambiare passo, in tempi brevi però. Considerando il tutto possiamo affermare che non si amministra o meglio non si governa cercando di mettere zizzania tra i consiglieri, nel nostro caso è da ritenersi un errore il metodo adottato dal sindaco: divide et impera. Le nostre ideologie, i nostri comportamenti sono all’insegna della trasparenza e del rispetto, nei confronti di tutti, indistintamente. Non accettiamo però nessun tipo di strumentalizzazione”.
Dopo una simile ‘uscita’ da parte di un importante gruppo della maggioranza sarà difficile tanto per il capogruppo Cuzzone quanto per il sindaco Sorbo fare finta che nulla sia successo…

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