Parole dure e scambi forti ieri sera in Consiglio tra sindaco e minoranze durante la discussione della mozione sul taglio alle indennità. Antonio Sorbo, evidentemente, si è tolto qualche sassolino dalle scarpe, puntando il dito in particolare contro Adriano Iannacone e Alfonso Cantone, assessori nella scorsa legislatura. Rivendicando il diritto a percepire l’indennità, Sorbo ha proclamato di essere “il sindaco meno pagato della storia del Comune di Venafro: percepisco 831 euro netti”. Ovviamente, va specificato che Sorbo percepisce la metà in quanto dipendente pubblico ed il netto varia in base alla dichiarazione dei redditi personale. Sorbo, poi, ha ricordato come la passata giunta (2008) quale primo atto avesse approvato sostanzialmente l’aumento delle indennità, incrementando anche il compenso al presidente del Consiglio comunale. “Non prendiamo lezioni da voi…”, ha quindi affermato.
Dunque, il sindaco, per motivare la volontà della giunta di non decurtarsi lo ‘stipendio’ ha snocciolato alcuni dati relativi ai costi della politica: “Nel 2011 per le indennità sono stati spesi 169mila euro, nel 2014 78mila (quattro anni fa però gli assessori erano quattro in più, ndr). Nel 2011 per consulenze ed incarichi sono stati spesi 330mila euro, nel 2014 33mila. Quindi, noi abbiamo già ridotto i costi della politica e non intendiamo andare oltre”.