strade allagate venafro

Sta tornando alla normalità la situazione a Venafro dopo la bomba d’acqua che si è abbattuta sulla città alle prime luci dell’alba.

Oltre cinquanta richieste di aiuto sono giunte al centralino dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Isernia.

Disagi si sono registrati all’istituto comprensivo Don Giulio Testa dove alcune aule sono state invase dall’acqua e, per precauzione, il dirigente scolastico Viti ed il vicesindaco Ricci, dopo un sopralluogo all’interno della scuola, hanno invitato i genitori a recuperare i propri figli con ampio anticipo sulla fine delle lezioni.

Il torrente Rava è giunto sino al limite massimo della sua portata ed ha rischiato di esondare in diversi punti della città trascinando a valle fango, arbusti e detriti.

I Vigili del Fuoco sono dovuti intervenire anche all’ospedale Santissimo Rosario il cui piano seminterrato è stato invaso dall’acqua.

Allagati anche alcuni sottopassi e numerose abitazioni. Necessario l’intervento delle idrovore della Protezione civile per liberare cantine, scantinati, case e locali con l’acqua che in alcuni punti ha raggiunto il mezzo metro d’altezza.

Così come risultano allagati anche numerosi terreni nell’hinterland venafrano.

L’acqua ha invaso la carreggiata anche sulla strada statale 85 con le pattuglie della Polizia Stradale che segnalavano il pericolo agli automobilisti in transito.

Anche nel centro cittadino i tombini non sono riusciti a contenere l’enorme quantità d’acqua piovuta in poche ore dal cielo con le strade che si sono trasformate in veri e propri fiumiciattoli.

Inutile aggiungere che il traffico è andato in tilt nella fase acuta dell’emergenza.

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