Palazzo Cimorelli trema. La procura regionale della Corte dei conti, nei giorni scorsi, avrebbe infatti contestato un danno erariale per oltre 300mila euro ad amministratori e tecnici del Municipio. Secondo autorevoli fonti, nel mirino dei magistrati contabili sarebbero finiti in quattro, tra dipendenti ed assessori dell’attuale e della scorsa legislatura.
La Corte starebbe procedendo per il mancato aggiornamento degli oneri di urbanizzazione. I magistrati molisani avrebbero contestato il mancato adempimento a far data dall’anno 2011, quindi anche a componenti della giunta del sindaco Antonio Sorbo oltre che ai tecnici. L’inchiesta avrebbe portato pure ad una richiesta di sequestro conservativo dei beni.
Ovviamente, per ora si tratta soltanto di una ipotesi di danno erariale in quanto il procedimento è ancora alle prime battute pur se fondato su atti. Secondo indiscrezioni, in questi giorni le persone coinvolte starebbero preparando le rispettive difese al fine di chiamarsi fuori dall’accusa che, seppur pesantissima, ricordiamo non riguarda la sfera penale.
Chiaramente, la notizia di una simile ‘indagine’ potrebbe comportare conseguenze anche dal punto di vista politico. Il tutto va però considerato nell’ambito del ‘nuovo’ ruolo assunto dalla Corte dei conti che è diventato sempre più importante nella vita pubblica. L’ordinamento italiano vuole infatti che la gestione delle risorse pubbliche sia sottoposta ad un controllo il cui scopo è quello di “perseguire l’utilizzo appropriato ed efficace dei fondi pubblici, la ricerca di una gestione finanziaria rigorosa, la regolarità dell’azione amministrativa e l’informazione dei poteri pubblici e della popolazione tramite la pubblicazione di relazioni obiettive”. In Costituzione, la Corte è inserita tra gli organi di garanzia della legalità e del buon andamento dell’azione amministrativa e di tutela degli equilibri di finanza pubblica. Va sottolineato come la Corte dei conti abbia piena centralità del ruolo di garanzia della corretta gestione delle pubbliche risorse. Si tratta in ogni caso di un organo neutrale, autonomo ed indipendente sia rispetto al governo che al Parlamento, e, nell’esercizio delle funzioni giurisdizionali, fa parte a tutti gli effetti dell’ordine giudiziario. Presso le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti le funzioni del pubblico ministero sono esercitate da un procuratore regionale e dagli altri magistrati assegnati all’ufficio. L’azione di responsabilità amministrativa intestata al Pm contabile è un’azione obbligatoria e viene promossa d’ufficio sulla base di una notizia danni che – come specificano dalla stessa Corte dei conti – “può essere assunta in base a denunzie trasmesse dalle amministrazioni o da segnalazioni inviate da singoli cittadini, nonché da notizie pubblicate dagli organi di stampa”. L’azione della procura è finalizzata sia al recupero di denaro che a scopi dissuasivi ed a fini emendativi del cattivo esercizio del potere autoritativo delle amministrazioni.
Va evidenziato pure come il Pm contabile disponga di una serie di poteri che arrivano alla possibilità di avvalersi del corpo della Guardia di Finanza, così come degli altri corpi di polizia. Insomma, con la Corte dei conti non si scherza. In particolare in questo determinato periodo storico in cui le risorse pubbliche sono scarse e la sensibilità dei cittadini è altissima. In merito al caso di Venafro e al aggiornamento degli oneri di urbanizzazione, va detto che si starebbe seguendo l’ipotesi di chiamare in causa anche i politici oltre che i funzionari. In altre realtà regionali, invece, non sempre gli amministratori comunali sono chiamati a rispondere di danno erariale per il mancato aggiornamento degli oneri di urbanizzazione. Tuttavia, il messaggio che evidentemente si vuole inviare è che le esigenze di politica economica (in alcuni casi le amministrazioni hanno deciso di non adeguare gli oneri per non gravare troppo sulle tasche dei cittadini) non possono prevalere sull’obbligo di legge. Per quanto concerne il dell’inchiesta aperta dalla Corte dei conti, per i meno avvezzi alla materia, va detto che gli interventi che comportano trasformazione urbanistica ed edilizia sono soggetti al rilascio del permesso di costruire. Il rilascio di tale permesso di costruire da parte di una amministrazione comunale comporta per il privato “la corresponsione di un contributo commisurato all’incidenza degli oneri di urbanizzazione nonché al costo di costruzione”. Secondo la procura regionale della Corte dei conti tali oneri non sarebbero stati aggiornati almeno a far data dal 2011 (sul periodo precedente è scattata comunque in prescrizione).
Staremo a vedere come evolverà la vicenda, precisando che al momento quella della Corte dei conti è solo un’ipotesi di danno erariale e che gli ‘indagati’ hanno tutte le possibilità di dimostrare eventualmente la loro estraneità o non responsabilità in merito a quanto contestato.
(su Primo Piano Molise di oggi in edicola)