È addirittura un «Water-gate alla venafrana» il caso delle bollette “salate” dell’acqua. A mutuare tale definizione sono le consigliere comunali di minoranza Elena Bianchi e Carmen Natale che richiamano alla mente lo scandalo che portò alla richiesta di impeachment e alle dimissioni dell’allora presidente degli Usa, Richard Nixon (a causa di intercettazioni che diedero il via allo scandalo).
Non si placa dunque in città la polemica per le fatturazioni 2015 e acconto 2016 in «unica soluzione» (salvo richiesta rate presso gli uffici) e con importi a quanto pare “sballati”. Va ricordato come l’ultima lettura dei contatori risulti effettuata con data 2012.
In merito quindi al servizio idrico integrato la Bianchi e la Natale hanno notato «diverse novità e stranezze in bolletta che hanno creato notevole disagio alla cittadinanza».
Le due consigliere, quindi, parlano apertamente di «scandalo» e di importi «presunti in bolletta, di contro a quanto invece dovrebbe rilevare la fatturazione di un servizio il cui importo si valuta in base ai consumi reali e non forfettariamente proiettati!». Ma le anomalie sarebbero tante, al punto che le esponenti di minoranza invitano i cittadini «a proporre reclamo alla Corecons Molise in Campobasso, atteso che la fatturazione ricevuta non corrisponde ad atto giudiziario, dunque non impugnabile».
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