Il sindaco Antonio Sorbo, il vicesindaco Alfredo Ricci, l’assessora Angelamaria Tommasone e gli ex componenti della giunta Dario Ottaviano e Elisabetta Cifelli rischiano il processo.
La pm Carmela Andricciola ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per la giunta che votò la delibera di affidamento del palazzetto dello sport di via Pedemontana alla società di Basket.
L’udienza preliminare davanti al Gup Arlen Picano si svolgerà il prossimo 6 aprile presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Isernia. In quella sede gli avvocati di parte (Demetrio Rivellino per Sorbo, Ricci e Tommasone; Rita Rossi per Cifelli; e Aldo Moscardino per Ottaviano) dovranno dimostrare la non sussistenza del reato di abuso d’ufficio contestato invece dalla pubblico ministero Andricciola.
Contattati da Primo Piano Molise, gli indagati hanno fatto sapere che «abbiamo accolto con serenità la notizia. La verità sicuramente emergerà, siamo tranquilli e confidiamo nella magistratura e nella giustizia. Non abbiamo nulla da rimproverarci, abbiamo operato nella massima trtasparenza».
La conclusione delle indagini è arrivata a distanza di quasi quattro anni dalla delibera incriminata, ovvero la numero 14 del 4 luglio 2013 (a distanza di un mese dall’insediamento della nuova amministrazione). Dal procedimento penale si è salvato solo l’assessore Marco Valvona poiché assente quel giorno alla seduta dell’esecutivo.
In sostanza, la contestazione riguarda la concessione d’uso diretta con tanto di specifica convenzione alla Basket Venafro (società ritenuta vicina all’amministrazione) senza una gara, come previsto invece dalla normativa regionale. A denunciare l’accaduto fu la società esclusa, la Venafro Calcio a 5 del Gruppo Scarabeo che propose anche un ricorso al Tar Molise. Secondo la pm, sindaco e giunta avrebbero agìto in violazione dell’articolo 49 del Testo unico degli enti locali che prevede il «Pareri dei responsabili dei servizi» sulle proposte di deliberazione.
Tra le parti offese, oltre alla Venafro Calcio a 5 ci sarebbe anche lo stesso Comune di Venafro. Su quest’ultimo punto non è chiaro cosa accadrà e chi o come dovrà eventualmente costituirsi.
Sia come sia, giunge dunque a conclusione la lunga indagine di cui Primo Piano Molise all’epoca dei fatti diede notizia in anteprima.
Va ricordato inoltre come il gruppo Misto con i consiglieri Anna Ferreri e Adriano Iannacone propose – invano – l’annullamento della delibera in autotutela.