«Tempo scaduto! Nessuna risposta». Si chiude così la prima fase delle istanze rivolte, soprattutto, alla politica in tema di inquinamento. Le Mamme per la salute e l’ambiente avevano preparato un dettagliato dossier contenente le richieste in nome e per conto dei cittadini, supportate da quasi 5mila firme, quelle dei cittadini della grande manifestazione «Ora basta» del 14 gennaio scorso. Tutto questo sostegno popolare, però, pare non sia servito se è vero, come è vero, che (a parte il consigliere regionale Massimiliano Scarabeo con una nota di “intenti”) nessuno si è degnato di rispondere con fatti ed atti alle istanze.
«Grazie ai nostri rappresentanti politici che ci hanno dimostrato quanto tengano a cuore la salute dei cittadini che li hanno eletti. Teniamolo a mente l’anno prossimo o vogliamo continuare a fare le pecore? “La rivoluzione” si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello” come diceva aolo Borsellino».
Le diverse richieste erano state inviate a: sindaco di Venafro, presidente della giunta regionale, Arpa Molise, presidente della Provincia di Isernia, assessore regionale all’Ambiente, assessore regionale alla Sanità, Asrem, responsabile scientifico Registro dei tumori, presidente del Consiglio regionale, assessori e consiglieri regionali del territorio di Isernia e Venafro, deputati e senatori molisani e, per conoscenza, al prefetto di Isernia ed alla Procura di Isernia.
Seppure in varie date (anche se quasi la totalità delle istanze scadeva entro un mese), tutti questi soggetti avrebbero dovuto dare un cenno diretto alle Mamme per la salute e l’ambiente ed alla comunità della Piana di Venafro. Invece, la risposta è stata solo un silenzio. Assordante.
A questo punto non sono da escludere ulteriori iniziative da parte dei cittadini della Valle del Volturno.