Rischiano di diventare un caso le frasi inneggianti al fascismo comparse su un muro di un palazzo nei pressi della stazione. Ieri, infatti, dopo il sopralluogo della Digos di Isernia che indaga sui fatti, è intervenuta l’Anpi Molise. Il vicepresidente Michele Petraroia ha inteso investire della questione direttamente il presidente nazionale dell’Associazione partigiani, Carlo Smuraglia. Nella nota inviata per conoscenza pure al prefetto di Isernia, Fernando Guida, al sindaco Antonio Sorbo ed al presidente della Provincia di Isernia, Lorenzo Coia, l’Anpi Molise segnale «il deplorabile episodio accaduto nella città di Venafro a ridosso delle celebrazioni del 25 aprile».
Le scritte inneggianti al fascismo e contro i partigiani, per Petraroia confermerebbero «un’inquietudine sociale sempre più preoccupante che rischia di orientarsi verso movimenti reazionari ed eversivi».
Quindi, il vicepresidente Anpi Molise, spiega che «lungi dal voler caricare i fatti di un rilievo che non meritano, auspico una celere ed efficace attività investigativa da parte delle Forze dell’ordine e della Magistratura tese ad individuare e perseguire a norma di legge gli autori del grave gesto, così come auspico una generale condanna dell’episodio da parte delle pubbliche istituzioni oltre che delle rappresentanze democratiche, politiche e sociali».
Come già ricordato ieri da queste stesse colonne, non è la prima volta che simili scritte compaiono in città. «Proprio a Venafro – prosegue Michele Petraroia -, il 24 aprile, abbiamo partecipato come Anpi presso la locale biblioteca comunale ad un evento celebrativo sulla Festa della Liberazione in cui sono intervenuti opportunamente il sindaco della città, un parlamentare, un docente universitario di storia contemporanea e numerosi cittadini, a dimostrazione di una diffusa sensibilità democratica che merita di essere rimarcata a maggior ragione dopo il verificarsi delle deplorevoli scritte inneggianti al regime fascista. Ovviamente l’Anpi Molise è pronto a promuovere e/o a partecipare anche con l’Anpi nazionale a manifestazioni pubbliche tese a riaffermare il valore fondativo dell’antifascismo per la libertà di tutti i cittadini italiani».
Da segnalare come anche sui social network si siano registrate reazioni di sdegno da parte dei cittadini per le frasi offensive soprattutto nei confronti dei partigiani che storicamente, fino a prova contraria, hanno contribuito a liberare l’Italia dal nazifascismo.

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