Se non è una prova scientifica (e ci mancherebbe!), poco ci manca: il livello di polveri sottili presenti nell’aria non è attribuibile (solo) al traffico.
La “prova” si è avuta leggendo i dati restituiti dalle centraline Arpa presenti su via Campania e su via Colonia Giulia. Nello specifico, su quest’ultima strada lunedì e martedì sono stati effettuati dei lavori di ripristino dell’asfalto che hanno comportato la completa chiusura della via. Ebbene, scorrendo le statistiche dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, sembrerebbe che l’influenza del traffico sia davvero minima.
In pratica, i livelli di Pm10 nell’aria registrati dalla centralina «Venafro 1» sono rimasti pressoché sempre gli stessi dal 24 al 31 maggio, compresi quindi i due giorni in cui la strada è stata chiusa al transito, ovvero il 29 ed il 30. Nello specifico, a fronte di un valore limite stabilisce dalla legge pari a 50 ug/m, la centralina di via Colonia Giulia dal 24 al 31 ha seguito questo andamento: 11, 7, 6, 8, 8, 8, 11 e 14.
Allargando le misurazioni, si può dire comunque che il livello più alto maggio è stato raggiunto il giorno 12 con un valore pari a 19. Insomma, tutti valori bassi e simili tra loro. Come a significare che il traffico c’è o non c’è cambia poco.
Evidentemente, come sospetano sempre più i venafrani, ad incidere non è (solo) il traffico bensì potrebbero essere anche le attività produttive definite insalubri di prima classe, come ad esempio inceneritori e cementifici. Chiaramente, a breve verrà avviato il monitoraggio straordinario con una task force guidata dal prefetto di Isernia, Fernando Guida, che mirerà proprio ad identificare le cause del problema. I venafrani ripongono grandi speranze su questa operazione perché fino ad oggi, nonostante tutti possano constatare come praticamente in ogni famiglia ci sia un caso di tumore o addirittura di morte collegata al cancro, nessuno aveva sostanzialmente fatto passi concreti per comprendere a fondo il fenomeno, o meglio le cause. Con la task force e con l’istituendo Registro dei tumori, seppur in colpevole ritardo ma qualcosa si muove.
Per completare il quadro, va detto pure che la centralina Arpa di via Campania – oggi gravata di maggiore traffico per via della nota ordinanza prefettizia – solo per un giorno ha rischiato di “sforare”, sempre il 12 maggio con un valore di 37. Nel resto del mese, l’andamento è stato simile a via Colonia Giulia con livelli comunque (relativamente) bassi.