Gli alunni delle famiglie meno abbienti potranno continuare ad usufruire gratuitamente della mensa scolastica anche quest’anno. Questo è quanto ha deciso la giunta comunale guidata dal sindaco Antonio Sorbo. Una decisione politica assunta due anni fa quando proprio Primo Piano Molise scoprì la storia di un bambino costretto a mangiare da solo un panino fuori dalla scuola mentre tutti i suoi compagni invece consumavano il pasto in mensa. Da allora, l’amministrazione municipale è corsa ai ripari prevedendo agevolazioni ed esenzioni che, a dire il vero, a tutt’oggi si riscontrano in pochi altri comuni in Italia.
Una scelta forte e di grande civiltà per evitare nuovi casi del genere e soprattutto per evitare scandali peggiori come quelli avvenuti pure in città più grandi di Venafro dove i Comuni non si fanno problemi ad escludere bambini dalla mensa scolastica perché i loro genitori non riescono a far fronte al pagamento del buono pasto.
Inoltre, quelle decise dalla giunta locale sono tra le tariffe più contenute d’Italia (rapporto Save the children 2016) e che prevedono pure ‘sconti’ per nuclei familiari con più bambini. Nel dettaglio, infatti, il costo del singolo buono pasto è rimasto fissato a 3 euro, 2,50 in caso di due alunni della stessa famiglia, 1,50 euro se i bambini sono tre e oltre. Per quanto concerne le agevolazioni, il Comune ha stabilito che per situazioni di disagio economico documentato (ovvero Isee ordinario o corrente 2017 da euro 6.001 a 7.000) il costo del ticket è pari a 1,50 euro. Addirittura, come detto, esenzione totale per famiglie residenti nel Comune di Venafro il cui Isee 2017ordinario o corrente evidenzia un valore non superiore ad euro 6.000.
Insomma, la misura adottata si pone quale obiettivo quello di scongiurare futuri episodi di bambini esclusi dalla mensa. A tal proposito, va detto che domani mattina si svolgerà la seconda seduta di gara per l’affidamento del servizio per i prossimi tre anni scolastici. Come da input del vicesindaco Alfredo Ricci, infatti, il servizio verrà affidato sempre con regolare gara pubblica e non più, come avveniva in passato, attraverso proroghe. Questo per garantire non solo la massima trasparenza ma anche condizioni di favore sempre migliori.
Sempre in tema di istruzione, va ricordato come Palazzo Cimorelli preveda pure l’esonero dal pagamento del servizio scuolabus per gli iscritti al servizio appartenenti a famiglie residenti nel Comune di Venafro la cui situazione economica equivalente evidenzia un valore dell’Isee 2017 ordinario o corrente non superiore a 4.000 euro. Negli altri casi, invece, si va da un minimo di 7 euro al mese ad un massimo – a tariffa piena – di 18 euro. Nello specifico questi i costi: «18 euro da versare al ritiro del tesserino di iscrizione e le successive rate entro il 10 dei mesi successivi;16 euro, tariffa agevolata non frazionabile in giorni per ogni iscritto appartenente al medesimo nucleo familiare con due figli fruitori del servizio, da versare come innanzi descritto; 15 euro, tariffa agevolata non frazionabile in giorni per ogni iscritto appartenente a nucleo familiare con tre o più figli fruitori del servizio, da versare come innanzi descritto». Quindi, per quest’anno si è deciso di svolgere il servizio in forma totalmente gratuita per i mesi di settembre e di giugno prossimo ma di far pagare l’intera mensilità a dicembre nonostante l’interruzione delle attività scolastiche per le festività natalizie.
Inoltre, l’esecutivo cittadino ha stabilito anche di confermare la tariffa di 2 euro per ogni chilometro percorso per servizi di trasporto effettuati al di fuori del territorio comunale, richiesti e programmati dalle dirigenze per attività extra scolastiche, per le quali non è richiesta la contribuzione delle famiglie.
Sia come sia, è evidente come il quadro sia mutato nel corso degli anni a favore di una agevolazione per le fasce più deboli della popolazione in modo da consentire ai bambini di sentirsi alla pari potendo accedere tutti agli stessi servizi al di là del reddito dei genitori.

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