«Abbiamo avuto conferma che la processione del 17 maggio è stata annullata».
A comunicarlo ufficialmente è stato il neo costituito comitato per la processione dei santi martiri. Che ha fatto pure sapere, con una punta polemica, che «lo abbiamo appreso nel peggiore dei modi, leggendo un comunicato dove sommariamente si è deciso di “no”! Il nostro comitato (costituito in fretta e senza la possibilità di poter coinvolgere più persone, considerate le restrizioni vigenti) si era proposto, per mediare e quindi cercare soluzioni alternative alla tradizionale processione, compromessa dalla pandemia coronavirus».
Secondo il comitato, dunque, la processione che apre il mese di san Nicandro (Sant’ N’candriegl’) non ci sarà.
«Abbiamo contattato il sindaco di Venafro e il presidente della pro loco, i quali ci informavano che c’erano già trattative in corso con gli organi competenti. Su queste si è discusso molto, arrivando ad una soluzione condivisa da tutti noi: quella di far uscire le statue posizionate su dei furgoni». A tanto si era arrivato al fine di evitare l’assembramento di fedeli. «In pratica – hanno spiegato dal comitato – le statue facendo il classico percorso del 17 maggio venivano portate nel piazzale del convento dove si provvedeva ad una formale benedizione e poi tutto ritornava al proprio posto. Ripetiamo: tutto questo senza partecipazione dei fedeli, quindi in massima sicurezza. Questa soluzione era per noi, e immaginiamo per una parte del popolo venafrano devota ai santi martiri difficile da digerire, ma la responsabilità di noi tutti ci obbligava ad accettare questa condizione. Ora alla luce di questo immotivato “No”, ma pur accettando in parte la loro decisione (questo per senso di responsabilità e rispetto dei ruoli) il nostro comitato ha formulato un’altra soluzione, ancora più semplice: mettere le statue dei santi martiri nell’Annunziata (praticamente solo scendendo le statue dalla nicchia) e celebrare la messa in diretta Tv (locale), in alternativa diretta streaming. Quest’ultima soluzione, ripetiamo, è da noi (comitato spontaneo) accettata solo per senso di responsabilità. Qualsiasi altra decisione non sarà da noi condivisa».
Tuttavia, ancora nel tardo pomeriggio di ieri risulta che il sindaco Alfredo Ricci abbia provato a mediare con le autorità a fine di individuare una soluzione più “consona” al secco divieto, sempre ovviamente rispettando le prescrizioni relative alla sicurezza. Ciò in virtù del fatto che la funzione è fortemenete sentita dalla popolazione ed anche perché comunque l’apertura del mese di san Nicandro e dei santi martiri coincide con la vigilia dello stop al lockdown più stringente.
Inoltre, dal comitato è arrivata una grande apertura a trovare formule alternative e che evitassero assembramenti. A tutti è insomma stato chiaro sin da subito che la classica processione non si sarebbe potuta tenere e quindi si sono cercate ulteriori soluzioni, come ad esempio l’uscita delle statue e dei simulacri a bordo di pick up. Evidentemente, il rischio di assembramenti ha prevalso e difficilmente i santi martiri potranno uscire dall’Annunziata, salvo decisioni dell’ultima ora.

Un Commento

  1. wanderer scrive:

    …e questo è il Molise: Santi, processioni, nucell e muss e puork! Il resto è tutta banalità. Il comitato parla di un……immotivato “NO”, proponendo alternativa e minacciando che qualsiasi altra decisione non sarà condivisa. Siamo alla follia pura…

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