Dopo la Regione Molise (che aveva sostanzialmente rimandato al Comune di Venafro per info più precise), anche il Cnr ha risposto alla “Istanza di accesso agli atti – Richiesta informazioni materia ambientale” proposta dalle Mamme per la salute e l’ambiente di Venafro in merito allo studio epidemiologico di tipo eziologico.
Il Cnr ha fatto sapere alle Mamme «che è in vigore l’accordo di collaborazione scientifica tra l’Istituto di Fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa e il Comune di Venafro, coordinatore e attuatore dello studio, che include anche i Comuni di Conca Casale, Filignano, Montaquila, Monteroduni, Macchia d’Isernia, Pozzilli e Sesto Campano».
Dunque, da Pisa hanno ricordato che «l’accordo di collaborazione scientifica è finalizzato alla realizzazione di uno studio di coorte residenziale basato sulla ricostruzione del profilo di mortalità e morbosità in associazione con rischi ambientali e ha la durata di due anni».
Chiaramente, hanno spiegato ancora dal Consiglio nazionale delle Ricerche, «il periodo stabilito tiene conto di possibili complicazioni ed è considerato tuttora congruo, nonostante l’emergenza Covid anche da voi evidenziata, che ha causato e causa ancora in tutti i settori della nostra società e nell’amministrazione pubblica, notevoli ritardi».
Sia come sia, «la fine del progetto, considerata la decorrenza dalla firma dell’accordo di collaborazione sottoscritto con il Comune di Venafro il 22 gennaio 2020, è prevista nel gennaio 2022, salvo motivi di una eventuale rimodulazione».
Dunque, al momento restano fermi i 24 mesi massimo per avere una risposta più puntuale sullo stato di “salute” della Piana e dei suoi abitanti costretti a respirare aria non proprio ottima, come dimostrato dai continui superamenti del limite delle polveri sottili.