Questa, probabilmente, mancava a Venafro. Nei giorni scorsi qualcuno ha sottratto dalle cassette delle poste i plichi recapitati dalla società incaricata dal Comune alla consegna dei bollettini per il pagamento della Tari.
È accaduto davvero. Al punto che l’agenzia è stata costretta a presentare una circostanziata denuncia-querela su quanto avvenuto.
Tutto è nato dalle lamentele di alcuni utenti che si erano rivolti al Comune per segnalare quello che a loro avviso era il mancato recapito delle cartelle per il pagamento della prima rata della tassa sui rifiuti urbani. Il servizio è stato affidato da Palazzo Cimorelli alla Dsl Service di Venafro, con sede in piazza Vittorio Emanuele II.
Non sono, chiaramente, le prime consegne che vengono eseguite dalla società per conto del Municipio, eppure finora non si erano mai riscontrati disguidi del genere. Nei giorni scorsi, però, qualcosa deve essere accaduto.
Nei locali della Compagnia dei Carabinieri si è presentato direttamente l’addetto alla consegna che ha circostanziato i fatti, spiegando come i bollettini siano spariti solo in una zona circoscritta della città.
Non è escluso, dunque, che qualcuno abbia seguito tutta l’operazione di consegna, per poi far sparire dalle cassette postali – facilmente accessibili – dei malcapitati e ignari contribuenti gli avvisi di pagamento. Per quale ragione? Sarà ora compito dell’Arma scoprirlo nel tentativo di individuare il “ladro di bollettini”.
La denuncia ai Carabinieri, atto dovuto e necessario, non risolve tuttavia il mancato recapito.
I DUPLICATI. Per evitare problemi e disagi ai contribuenti, la Dsl Service si è offerta di ristampare tutti i plichi mancanti e di consegnarli personalmente agli utenti che ne faranno richiesta. Anche perché la stessa società che ha effettuato il servizio a tappeto in tutto il territorio venafrano non ha potuto escludere agli inquirenti che una simile asportazione sia avvenuta anche in altre aree del territorio. Pur non in presenza, almeno per il momento, di lamentele dei contribuenti.
Chiunque interessato, dunque, può rivolgersi presso l’agenzia di Piazza Vittorio Emanuele II e chiedere – senza onere alcuno – la ristampa della documentazione necessaria per provvedere al pagamento della Tari.
Ai carabinieri il compito di scoprire chi, perché e ai danni di chi è stato compiuto un simile gesto.
ppm