Le continue pressioni di associazioni, comitati, semplici cittadini nonché degli stessi esponenti 5 Stelle ha portato (finalmente, verrebbe da dire…) il ministro dell’Ambiente Sergio Costa a mantenere la parola data e, di conseguenza, ad inviare l’Ispra nella Piana di Venafro.
«Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha chiesto al presidente di Ispra di coinvolgere direttamente il suo istituto nell’ambito degli studi che la Regione Molise sta attualmente svolgendo per l’implementazione del monitoraggio della qualità dell’aria e la caratterizzazione delle polveri per l’individuazione delle principali fonti di inquinamento nella Piana di Venafro, ritenendo l’intervento strategico per le specifiche competenze possedute dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale». A darne comunicazione è stata ieri pomeriggio la deputata del Movimento 5 Stelle Rosa Alba Testamento.
Ricordiamo che Costa si era esposto in prima persona durante una diretta Facebook, nel corso della quale aveva testualmente riconosciuto che nella Piana era – ed è – in atto una “oggettiva aggressione ambientale”.
«Nella lettera inviata a Ispra – ha continuato la parlamentare pentastellata – il ministro Costa afferma che “dallo scorso anno il Pm10 ha registrato nuovamente un numero di eccedenze superiore a quello consentito e data la permanenza di tali superamenti anche nel 2020, nonostante la notevole diminuzione del traffico veicolare e il fermo di molte attività produttive durante la fase di emergenza Covid-19, risulta necessario intervenire in modo adeguato a supporto delle politiche regionali di riduzione dell’inquinamento atmosferico per scongiurare futuri peggioramenti nell’ambito di un quadro già molto complesso”. Costa nella lettera ha anche chiesto ad Ispra di essere aggiornato sulle attività e gli interventi che verranno posti in essere».
Appena l’altro giorno, l’ex sindaco Antonio Sorbo aveva lanciato una sorta di promemoria: «Sono passati 150 giorni e ancora non è successo nulla!», aveva ricordato il cittanovista allegando una foto di Costa con il richiamo all’impegno assunto lo scorso 3 luglio.
Da parte sua la Testamento ha invece voluto ringraziare «il ministro per questa ulteriore attestazione di vicinanza alle problematiche ambientali dell’area venafrana, dopo che nelle ultime settimane il Pm10 ha fatto registrare il quarantesimo sforamento dall’inizio dell’anno, già 5 in più rispetto al numero consentito dalla normativa vigente, e il Pm2,5 ha iniziato in più occasioni nuovamente a galoppare, tornando a toccare picchi molto preoccupanti. Ora mi auguro che da parte di Regione e Arpa Molise vi sia un approccio pienamente collaborativo, nell’interesse esclusivo dei cittadini della Piana e del loro diritto a respirare un’aria più pulita e vedere tutelata la propria salute».