Seppur nel massimo riserbo, da alcuni giorni al comando della città è rimasta solo Giuseppina Ferri. La sub commissaria, infatti, è stata promossa a commissaria straordinaria del Comune. Erminia Ocello, dunque, ha abbandonato Palazzo Cimorelli a seguito della richiesta pervenuta dalla Prefettura di accettare la sede di Isernia. Tuttavia, la Ocello è attualmente in stand by poichè, come è noto, il Tar Molise ha rimesso in sella il sindaco Ugo De Vivo e l’intera amministrazione comunale. L’ex commissaria del Municipio venafrano, però, aveva dato l’ok al trasferimento e così l’iter per la promozione della Ferri era partito e si è concretizzato nei giorni scorsi quando presso il palazzo della città è arrivato via fax il decreto di nomina a commissario straordinario firmato dal Presidente della Repubblica. L’atto verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale solo nei prossimi giorni, ma la viceprefetto e capo di gabinetto dell’ufficio territoriale di governo è già pienamente all’opera. Del resto, la Ferri ha seguito tutte le operazioni portate a compimento dalla gestione commissariale, seppure da sub commissaria, sin dallo scorso giugno, quando cioè la caduta dell’amministrazione di Nicandro Cotugno (provocata dalle dimissioni contestuali di sei consiglieri di maggioranza e cinque di minoranza) ha portato allo scioglimento dell’assise civica. Giuseppina Ferri, comunque, non è certamente alle prime armi. Anzi. Laureata in Giurisprudenza, nel corso degli anni ha maturato una grande esperienza professionale grazie ai prestigiosi incarichi ricevuti dal Ministero dell’Interno. Inoltre, alla neo commissaria del Comune di Venafro recentemente è stata affidata la guida di Sessano. Nella Valle del Volturno, la Ferri – che resterà al comando di Palazzo Cimorelli fino alle elezioni fissate per la prossima primavera – è stata commissaria del Municipio di Cerro al Volturno. Dunque, con la Ocello in attesa di nuove disposizioni e nuovi incarichi toccherà all’isernina Giuseppina Ferri proseguire in solitaria il lavoro avviato in tandem la scorsa estate che ha portato, tra le altre cose, all’aumento di tasse e imposte locali al fine di far quadrare i conti (piuttosto disastrati) dell’ente

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