Sull’inquinamento della Piana di Venafro torna a tuonare Stefano Buono. Il consigliere comunale Pd ha protocollato una interrogazione al sindaco ed ha ricordato come «negli ultimi giorni le centraline Arpa monitoranti il livello di inquinamento ambientale a Venafro hanno registrato un preoccupante innalzamento dei valori, molto più alti rispetto a quelli delle ultime settimane che risultavano essere comunque importanti», come del resto ha riportato nei giorni scorsi Primo Piano Molise.
Dunque, «al 27 dicembre 2020 si è sforato per ben 51 volte, quindi 16 volte in più rispetto a quanto previsto dalla vigente legislazione, il valore del Pm10. Anche i valori del Pm2,5 risultano essere, in quest’ultima parte dell’anno, anomali. L’immobilismo politico e la preoccupante situazione mi hanno indotto a produrre un’interrogazione comunale rispetto anche a quanto proclamato dal sindaco Alfredo Ricci».
Buono ha ricostruito la storia dello studio: «Il 20 gennaio scorso, mediante firma di idoneo accordo con il Cnr di Pisa, si dava inizio all’espletamento dell’importante studio epidemiologico sulla Piana di Venafro utile a rilevare un’eventuale correlazione tra fattori inquinanti e incremento delle patologie. Detto studio dovrebbe concludersi a gennaio del 2022. Il 30 gennaio 2020, in un tavolo interistituzionale appositamente convocato dal governatore Toma e dal sindaco Ricci, si decideva di incrementare la quantità e la qualità del monitoraggio ambientale complessivo sulla Piana di Venafro per arrivare ad avere un quadro esaustivo sulla reale situazione. Nel citato tavolo istituzionale si era preso l’impegno per l’installazione di tre centraline mobili per un periodo di circa un anno che avrebbero dovuto anche operare un’analisi qualitativa. Ad oggi – ha sottolineato il consigliere comunale del Pd – non risulta pubblicizzato né divulgato alcun ulteriore dato relativo al monitoraggio né è dato conoscere lo stato dell’arte dello studio epidemiologico».
Insomma, «dobbiamo purtroppo prendere atto che ancora una volta gli impegni istituzionali presi dinanzi ai cittadini sono stati tramutati in chiacchiere piuttosto che in concreti provvedimenti amministrativi? La situazione risulta grave, ma oltremodo grave risulta essere l’immobilismo e l’inerzia politica di chi ci ha abituato a fare chiacchiere, a non operare, a fare false promesse».
Stando così le cose, Buono è convinto che ci saranno «ulteriori false promesse e proclami che probabilmente arriveranno puntuali dopo aver letto anche quest’intervento. Colui il quale ci ha abituato a rincorre i problemi e mai a tentare di risolverli, dovrà però, rispondendo a questa interrogazione, rendere conto ai cittadini».