L’amministrazione comunale di Venafro in prima linea per le azioni di accoglienza e inclusione. L’ultimo provvedimento, firmato dall’esecutivo Ricci, l’adesione all’avviso “Fami” per il rafforzamento della capacità di accoglienza, inclusione e accompagnamento all’autonomia degli ospiti nella rete “Sipromi”, va nella direzione auspicata dall’assessora alle Politiche sociali Angelamaria Tommasone, da sempre promotrice di iniziative di ampio respiro nel campo dell’inclusione per gli immigrati. Non a caso, ha portato avanti quanto già fatto nella precedente amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Antonio Sorbo.
L’adesione al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, fin dal 2017, garantisce all’amministrazione Ricci di consolidare il percorso progettuale teso ad accogliere sul proprio territorio minori stranieri non accompagnati. Grazie al progetto messo in piedi negli anni scorsi, c’è la possibilità di occupare personale qualificato per i servizi offerti, competenze specialistiche e multidisciplinari come mediatori linguistici e culturali, educatori professionali.
«Il progetto- assicura l’assessora alle Politiche sociali Angelamaria Tommasone- rappresenta una esperienza che, fortemente ancorata al principio di sussidiarietà, valorizza l’autonomia e l’integrazione di minori stranieri. Fino ad oggi, siamo stati elogiati per la nostra progettualità, con riscontri a livello nazionale che ci hanno riempito di soddisfazione. Un lavoro di squadra dove il Comune ha un ruolo decisivo e non soltanto sotto il profilo del controllo amministrativo. Dobbiamo solo continuare su questa strada- conclude l’assessora Tommasone- che è la strada giusta, in linea con le direttive europee e del governo nazionale. L’esperienza acquisita sul campo ci consente di sperare nella conferma dei finanziamenti anche per i prossimi anni».
Come ricordato dall’assessora Tommasone dunque il bando che consente agli enti locali di presentare progetti è del Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione – Direzione centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo- e ha una dotazione finanziaria di tutto rispetto.
A Venafro i beneficiari di questo servizio, sono in tutto cinquantacinque e garantisce anche occupazione con le attività che sono a capo di un consorzio di cooperative che puntano a servizi di accoglienza per i richiedenti e beneficiari di protezione internazionale e per i titolari del permesso umanitario. Si vuole favorire la stabilità di servizi di accoglienza integrata, con una distribuzione più diffusa e più equa.
Come scrivono da Palazzo Cimorelli «il Sipromi- afferma ancora l’assessora Tommasone- è un sistema di accoglienza e di integrazione, promosso dal Ministero dell’Interno e dagli enti locali, che offre ai richiedenti asilo, ai rifugiati e ai titolari di protezione umanitaria, nei limiti delle disponibilità, supporto di tipo alloggiativo e aiuto nell’avvio di un percorso di integrazione sul territorio nazionale, grazie alla presenza di figure professionali ad hoc (operatori sociali, assistenti sociali, avvocati e operatori legali, psicologi, mediatori interculturali)».
Il circuito messo a punto dal Comune di Venafro raggiunge ampiamente l’obiettivo prioritario di accoglienza, integrazione e inclusione dei cittadini stranieri con uno status legale specifico e dei minori stranieri non accompagnati. I progetti che saranno ammessi a finanziamento, avranno la durata massima di 12 mesi a partire dal prossimo primo luglio e il controllo della gestione e della rendicontazione delle spese realmente sostenute saranno sotto il controllo diretto dell’ente attuatore e il Comune di Venafro, aderendo al bando pubblico, in caso di approvazione del progetto si troverebbe a poter risparmiare ogni onere derivante dalla necessità di ricoverare in strutture residenziali minori stranieri non accompagnati rintracciati sul proprio territorio.
Marco Fusco